mercoledì 12 aprile 2006

Emma credeva nell'amore a prima vista

Emma credeva nell’amore a prima vista.

Ci credeva con tutta l’anima. Credeva che due persone potessero incontrarsi un giorno e guardarsi, non occorreva parlare, frequentarsi o conoscersi, anzi lei considerava questi dettagli del tutto irrilevanti. Era sicura che queste due persone, una volta guardatesi, sarebbero rimaste innamorate per tutta la vita. Per tutta la vita. Anche se non si fossero più viste da quel giorno, cioè da quello sguardo.
Emma era la mia professoressa di italiano delle scuole medie.

Era una donna fatta di puro acciaio. Intimidiva qualsiasi individuo adulto sul suo percorso, dai bidelli al preside, ai genitori venuti a colloquio. Non era sposata. Era zitella quando la parola single non esisteva. Credo ne soffrisse, anzi ne sono certo. Sapeva di essere una donna mille volte più appassionata, intelligente e bella dentro della pur ammiratissima coscialunga professoressa di inglese. Sapeva che avrebbe potuto rendere un uomo mille volte più felice di quello che regalava pellicce costose alla professoressa di matematica. Però forse era la prima a capire che i maschi, soprattutto quelli virili e maledetti che lei adorava, i Darcy allontanati dal suo orgoglio e dal loro pregiudizio, erano intimiditi da lei.
Il suo tempo non era questo. Era il Romanticismo del primo Ottocento. Si sarebbe trovata a suo agio in qualsiasi romanzo di Jane Austin. Cime tempestose? Lei era cima ed era tempestosa allo stesso tempo. Il suo habitat? Sedersi in un salotto letterario in cui criticare il principe di Metternich insieme con poeti romantici e nobili pasionarie del Risorgimento.

Conosceva l’Iliade dal primo verso all’ultimo e ce ne faceva leggere brani anche contravvenendo al programma scolastico. Non si stancava di decantare la traduzione di Vincenzo Monti e si coloriva in viso e diventava perfino bella, lei che non lo era mai stata, quando ci magnificava la mirabile costruzione sintattica dei brani in cui si parla dell’armatura di Achille o del coraggio inenarrabile di Ettore che va alla morte. Amava di un amore che non conosceva freni tutto il ciclo cavalleresco, dalla Chanson de Roland alla saga della Tavola Rotonda (quando citava Parsifal, le luccicavano gli occhi). Adorava Wagner e talvolta ce lo faceva ascoltare in classe, con un vecchio grammofono e un 33 giri che forse di giri ne aveva il doppio. Sigfrido e Brunilde? Erano i suoi più cari amici. Shakespeare, Eloisa e soprattutto Tristano e Isotta? Di sicuro li incontrava nei suoi sogni.
Amava i grandi uomini della storia. I condottieri, i letterati, i musicisti. Napoleone sopra ogni cosa, ma anche Cesare, Manzoni, Foscolo. Annibale, che aveva tenuto in scacco quasi da solo il più agguerrito esercito della storia. Se poi questi grandi uomini avevano avuto pure una vita tormentata, amori potenti e sfortunati, allora lei li adorava.
Lei non insegnava materie scolastiche, ci comunicava emozioni allo stato puro. Ci insegnava a vivere. Aveva un tale ascendente su alcuni di noi che un giorno scrissi una ventina di fitte pagine per un compito facoltativo (dovevo essere in seconda media) sul ciclo dei cavalieri di re Artù.

Eppure il ricordo che mi rimarrà di questa donna eccezionale è legato a un episodio speciale. Giorno di interrogazioni e due ore di italiano continuative per attuarle. Io non ero preparato e secondo i miei calcoli ero il primo della lista di vittime da chiamare alla cattedra. Speranze di sfuggire all’interrogazione, trattandosi del sergente di ferro Emma? Nessuna. Speranze di cavarsela imbrogliando e cianciando alla come ti viene? Nessuna, trattandosi di Emma. Non c’erano trucchi o santi a cui votarsi. Bisognava solo aspettare la fine. La vergogna. L’onta estrema. Io ero uno dei suoi allievi preferiti. Avrei preferito la morte al farmi pescare a balbettare banali scuse in sua presenza.
Eppure quel giorno avvenne il miracolo. L’Onnipotente ebbe pietà di me o la ebbe questa splendida e sfortunata creatura che Lui aveva generato in uno dei suoi momenti migliori. Quel giorno Emma si mise a parlare dell’amore a prima vista. Lo spunto era dato da chissà quale poesia trecentesca su una dama che un giorno incontrava un cavaliere che amò per tutta la vita in seguito a uno sguardo incendiario. Emma la Figlia dell’Amore tirò fuori tutto il suo repertorio, quel giorno. Tutto il ciclo cavalleresco, tutta l’epica omerica e Wagner e Sigfrido e il cuore virtuoso di Parsifal. Tirò fuori tutto l’amore infinito e purissimo che aveva dentro e ne aveva tonnellate più di ogni altra persona a questo mondo.

Passarono le due ore senza che io dovessi affrontare l’onta dell’impreparazione.
Passarono molti molti anni senza che io scordassi le appassionate parole della Figlia dell’Amore a Prima Vista.

1 commento:

  1. iassumo qui alcune mie note su Emma la Figlia dell'Amore a Prima Vista Il 9 in pagella. Uno dei momenti più belli della mia vita fu quando mi mise 9 in pagella in storia (era tiratissima con i voti). Il voto era dovuto a un mio compito in classe credo su qualcuno dei condottieri che lei adorava. Mi fece dei complimenti che né prima di allora né dopo le ho mai più sentito fare a nessuno (qualche volta mi ha pure strigliato a dovere). Quel giorno mi guardava come se io fossi una sua quasi perfetta creazione. Il suo aspetto fisico. In realtà non era proprio brutta come si potrebbe desumere dal post. Ricordo che era molto alta, almeno per quei tempi, e che pur indossando scarpe basse svettava invariabilmente sopra i tarchiati bidelli e i colleghi professori (non c'era che il lungo professore di ginnastica che potesse guardarla dall'alto in basso). Era molto elegante nel portamento, ma per qualche motivo assurdo sembrava sgraziata e poco femminile (forse era solo un pregiudizio dei tempi). Aveva dei tratti del viso nobili, antichi, ma duri, e il tono di voce elegante ma formale (talvolta gelido) della donna dell'alta società. Dio solo sapeva come avesse fatto una signora (ma lei ci teneva a farsi chiamare signorina, pur essendosi lasciata alle spalle da un pezzo la verde età), una creatura da salotti letterari come lei a finire in una scuola di periferia come la mia, a meno che non l'avesse voluto lei. I bidelli sudavano freddo solo a guardarla, perché era capace di fare loro delle scenate incredibili (quasi sempre giustificate da qualche loro grave mancanza). Il preside sembrava un bambino a disagio quando la incrociava per i corridoi o in sala professori. La sua ira funesta. Poteva diventare una belva quando incorrevi in qualche errore stupido che lei ti aveva già corretto in passato. Per esempio rischiavi la vita se ti scappavano di bocca tautologie come �bella calligrafia�. Però sapeva farti sentire un individuo speciale quando i suoi occhi sembravano dirti �Tu sei uno dei pochi eletti che fa parte del mio mondo�. Amor? Ero innamorato di lei? No, non lo ero. Adesso lo sono, non a quei tempi. Allora la rispettavo ed ero innamorato della molto più morbida e coscialunga professoressa di inglese, una che parlava come se avesse il miele in bocca. La visita a casa sua. Andai a trovare Emma una sola volta, ai tempi del liceo. Ci andai con altri tre amici. Eravamo molto più alti (tranne uno che si rifiutava di crescere in altezza) e non ci sembrava poi questa gran gigantessa. Però ci intimidiva esattamente come anni prima, forse pure di più. Ricordo che la prima cosa che disse vedendoci presentare a casa sua, una vecchia abitazione della Napoli bene arredata in uno stile nobiltà romantica decaduta, fu: �I miei ex allievi si presentano sempre in gruppo, devo fargli proprio una gran paura�. Mi pare che citasse pure il caso di un suo coraggiosissimo ex studente che si era presentato al suo cospetto da solo. Evento mai più ripetutosi. La Buona, la Brutta, la Cattiva. Una curiosità. Alle medie avevo tre professoresse, nelle materie base, che avevano nomi molto simili pur essendo diversissime. Emma per l�italiano, Elda per la matematica ed Elsa per l�inglese. Sembravano i personaggi di un noto film di Sergio Leone. Elsa era la Buona (o meglio la bona, visto che poche donne potevano competere con le sue gambe e il suo didietro), Emma era la Brutta (ma in realtà era di gran lunga la più bella del gruppo, se la parola bellezza significa qualcosa) ed Elda la Cattiva (noti erano i tre e i due che distribuiva in gran copia ai compiti scritti di matematica). Amore a prima vista. Precisazione sull�amore a prima vista in cui credeva Emma. Non lo riteneva un evento facile da verificarsi. Anzi era convinta che fosse raro. Poteva capitare con la stessa frequenza dei gol più belli di Maradona (allora il Pibe de Oro non aveva ancora iniziato a segnare). E forse non ne potevano beneficiare tutte le persone, ma solo quelle con una ricchezza d�animo superiore. Però era una cosa che poteva succedere in qualsiasi momento. Magari ora e qui. E tra me e te. Magari mentre giro quell�angolo o entro in quel bar. Magari mentre me ne sto seduto su una panchina del parco e guardo le oche sguazzare. Io guardo te, tu guardi me e ci amiamo per sempre. Semplice, no?
    postato da penultimo il 21/04/2006 16:24

    jovelly, ho detto la storia come la ricordo. Può darsi che la memoria, non solo nel mio caso, certe volte possa modificare e abbellire qualche particolare. elle, se ti procuri delle emme ti promuovo nostromo di bananiera. sempreio, dai rampolli accetterei solo di essere paragonato a paperinik. Auguri di buona pasqua a tutti.
    postato da penultimo il 15/04/2006 22:35

    Un augurio per Pasqua. La gloria del Signore rinnovi le tue speranze, la tua fede e la tua gioia. Buona Pasqua!
    postato da Nino il 15/04/2006 21:28

    è una bellissima storia specie se vera! buona pasqua caro tanti baci***
    postato da jovelly il 15/04/2006 21:01

    Ti auguro che la Pasqua sgusci inaspettata nella tua vita e ti porti un grande felicità.
    postato da Renato il 15/04/2006 20:24

    concordo sia per le "emme" e anche per le "elle"...concordissimo^_^
    postato da elle il 15/04/2006 17:25

    se i tuoi eventuali figli ti chiamassero nonno papero li adoreresti... ne sono certa!
    postato da e vai sempre + su... il 15/04/2006 17:03

    bel ricordo...
    postato da nicocordola666669 il 15/04/2006 13:56

    cuginonino, ego te absolvo. sempreio, se i miei eventuali figli mi chiamassero Nonno Papero rischierebbero la vita. Sara, svegliati è primaveraaaaaaaaa!!!!!!!! Lisa, non sei attonita: "tu sei romantica amica delle nuvole / a te racconterò, affidero i sogni miei / perché romantica tu sei". Per me tu sei romantica nonostante il modo scanzonato o provocatorio in cui a volte ti proponi. vitty, le emme sono speciali e qualche volta pure le elle (questa battuta ha un senso e sono certo che tu lo capirai). Annarella, hai un nick espressivo come pochi. Non ci sono che Carmela e pochi altri nomi che hanno una suggestione superiore.
    postato da 54esimo il 15/04/2006 13:51

    Per Pasqua festeggiamo l'amore che Dio ci ha donato Nessuna distanza e niente nel creato potrà separarci dall'amore di Dio. Perché tu possa sentire la Sua onnipotente presenza in ogni momento della tua vita Buona Pasqua
    postato da cuginonino il 15/04/2006 13:09

    dopo trent'anni (ca.) ho ritrovato uno dei professori di cui ti parlavo... la dolcezza che mi aveva fatto perdere la testa era ancora intatta... ho avuto modo di dirgli cosa avevo provato per lui. lui naturalmente non si ricordava nemmeno più il mio nome! buona giornata :-)
    postato da sempreio il 15/04/2006 12:56

    che foto, ma sopratutto che film!!! ti auguro una buona Pasqua!!! baciiiiiiiiii!!!!!!
    postato da Sara il 15/04/2006 12:21

    povera Emma. o beata Emma. l'amore a prima vista, esiste. senti un calore improvviso che ti sale dai piedi. non vedi che quel viso. quegli occhi. quelle labbra. poi, il buio. perdi la vista. e tutto torna come prima. l'amore a prima vista esiste. ma è l'amore che non dura.
    postato da Lisa il 15/04/2006 11:20

    Sei stato davvero fortunato ad avere un 'insegnante così brava!!! Certo,il suo nome era tutto un programma ...le "Emme" si sa,sono donne speciali!!!! Anche lei però è stata molto fortunata ad avere un alunno così attento e sensibile come te! Auguri sinceri di una buona e serena Pasqua! Ciao!!
    postato da vitty il 15/04/2006 00:38

    sono il tuo 48esimo commento..però..complimenti.davvero un bel post..sono d'accordo con quello che scrivi..ci sono in giro post disperati solo per un esame andato a male o per un amore finito.io parlo di altro..forse non l'hai compreso..?un bacio,passerò di qui.annare
    postato da annarella il 14/04/2006 23:38

    Clara, si sta bene pure qui. Mela, dopo il primo sguardo ci bendiamo. Octopus, "Cantami o diva del pelide Achile che infiniti addusse..." La ragazza che sono: Marcella sei bella. Colui ecc., uso Firefox nonostante i fiori paonazzi delle donzelle. Nonna papera, il tuo Ciccio certo non deve essere Formaggio. Veneredischiena, sei bella pure nel settentrione pettorale, specie quando citi il supremo Dante. Salem, stavolta un intruglio streghesco te lo propino io. pea_carl, pur non essendo tifoso del Milan non ho antipatie verso questa squadra. Sibillasi, le tue parole arrivarono diritte al mio cuore. Che faccio, mi butto? Adelasia, tu raccontami una barzelletta e io ti giuro che prendo il saio.
    postato da capitano sul Titanic (me tocca fa la pasqua a casa) il 14/04/2006 23:03

    passata a splinder perchè è più divertente.nessun segreto :-)
    postato da Clara il 14/04/2006 22:22

    L'unico vero amore è l'amore a prima vista; la seconda occhiata lo scaccia. (Israel Zangwill) Buona Pasqua, smack!
    postato da Mela il 14/04/2006 21:05

    Un bellissimo ritratto. E il Pelide Achille mi ha ricordato tempi lontani e la sfortuna di aver avuto solo aridi insegnanti maschi Auguri.
    postato da octopus il 14/04/2006 20:49

    Ciao penultimo, trascorri buone feste, ciao Marcella
    postato da la ragazza che sono il 14/04/2006 19:36

    Buone feste pasquali, e grazie per avermi notificato che è solo con Firefox che c'è il problema dei commenti illeggibili sui alcuni blog... in uno dei miei primi post ho già spiegato come la penso in proposito dell'abuso di immagini, ma mi ci sono rassegnato!
    postato da Colui che vede Oltre il 14/04/2006 19:30

    Tanti auguri di Buona Pasqua!
    postato da salem il 14/04/2006 19:00

    non conoscevo ciccio formaggio ma ora.... ho letto le parole e, cercando di indovinare un po' qua un po' là... ehmm... carino :-) solo che non mi chiamo luisa ;-)))) divertente sei.
    postato da nonna papera il 14/04/2006 18:35

    Amori che nascono in un tempo senza indugio. Fatali ed eterne passioni che si elevano a sentimenti e aleggiano sulle teste dei lussuriosi,sospirando parole in segno di mancata resa:"Amor c'ha nullo amato amar perdona,mi prese del costui piacer si forte,che come vedi ancor non m'abbandona". Esistono,e qualcuno sacrifica un'esistenza intera per attenderli. Quanta bellezza in questo racconto,Penultimo. Ciao un bacio e i migliori auguri di buona Pasqua
    postato da veneredischiena il 14/04/2006 18:04

    io ho un bel ricordo degli anni di Sacchi al Milan e poi di Capello, pochi purtroppo data la mia giovane età ma belli....merito della mia tata se sono milanista, lei era davvero una grande tifosa! grazie per il passaggio e Buona Pasqua!
    postato da pea_carl il 14/04/2006 17:05

    Mi mancherai, penultimo. Anche se la mia vacanza è di un solo giorno...
    postato da sibillasi il 14/04/2006 16:08

    Sei pronto per il convento????
    postato da adelasia il 14/04/2006 14:45

    Giada, in fatto di foto mi strapazzi Rem, passionated kissess for passionated woman Anty, l'amore brucia, ustiona a volte. Luna, dimmi quando busserai alle porte del Sole. Sempreio, "Cemento armato/La grande città/Senti la vita che se ne va" La ragazza che sono, speciale sì, sfortunata sì, vittima di un mondo arido sì. Ade, 'mmazza come vai de corsa. ivy, già dettoti tutto. tiziano, una Pasqua serena pure a te. Adelasia, se si viene a scoprire che sei una che racconta barzellette fuori dal blog, mi ritiro in convento. Amfortas, la Croazia me la vedo sui wallpaper. sempreio2, "io mi chiamo Ciccio Formaggio e nun tengo 'o curaggio nemmeno e parlà".
    postato da tirata pasquale il 14/04/2006 14:05

    buongiorno! ciccio dovrebbe essere quello che ha assicurato la discendenza dei paperi.... o no? poi cercando immagini su internet ho trovato anche altre storie... un po' meno romantiche e spensierate! ci pensi molto alla tua emma? io mi sono innamorata di un paio di professori.... che bello quell'amore puro ;-) buon venerdì, un bacio!!!!!!!!! ok, il sonno mi ha fatto bene....
    postato da sempreio il 14/04/2006 12:18

    La mia prof d'inglese, al liceo, corrisponde esattamente alla tua descrizione. Dopo, siamo pure diventati amici. Ciao :-)
    postato da Amfortas il 14/04/2006 12:12

    A novembre saranno ventisei... Trovi ciò che scrivo triste?
    postato da adelasia il 14/04/2006 12:11

    Si sono la stessa persona e sono io a cambiare i Nik, sono in soluzione di continuità. Mi faccio grasse risate ogni giorno ma non scrivo post ironici o divertenti, preferisco leggere quelli degli altri. Sembro più giovane? Perchè?
    postato da adelasia - Miriam il 14/04/2006 10:57

    Se non ci si ribecca Buona Pasqua amico.
    postato da tiziano il 14/04/2006 10:05

    Una per ivy Molte donne amano la austin o la bronte (in realtà la stragrande maggioranza, se si considerano le estensioni cinematografiche delle opere di queste due scrittrici) ma non tutte (e tu evidentemente sei tra queste seconde). La mia emma poteva essere mielosa in certe circostanze, ma un'amazzone guerresca quando aveva l'Iliade tra le mani, quando si beava per il clangore delle spade e per i fragori bellici. certo che il mondo è pieno di gente stramba di tutti i tipi (e noi che siamo qui sul blog forse ne siamo un esempio), e in realtà non dovrebbe essere difficile per chiunque, per quanto originale, trovare un partner... ma poi alla prova dei fatti si scopre che questa impresa non agevole per chicchessia. :-)
    postato da penultimo il 14/04/2006 02:51

    cmq il mondo è pieno di gente, stramba e di tutti i tipi... vuoi che non ci fosse un umano compatibile anche per la tua prof emma?
    postato da ivy phoenix il 14/04/2006 02:09

    uhm jane austin è troppo mielosa perchè la capisca... anche emily bronte di cime tempestose... e la mia gatta si chiama eloisa solo perchè un periodo miagolava al gatto di fronte che però non recepiva (che gli avessero fatto come ad abelardo?)..
    postato da ivy phoenix il 14/04/2006 02:03

    ciaooo!! passo per un salutino veloce e conesso bacino!..
    postato da Ade il 14/04/2006 02:01

    Non credo che parlerò dei difetti di Emma come pensavo di fare ieri sera. Ne aveva diversi, e tutti originati dal suo sentimentalismo eccessivo, che talvolta la portava a sostituire le suggestioni della ragione con quelle delle emozioni (ne siano prova le sue convinzioni sull'amore a prima vista). Qui dirò solo che in alcune occasioni ha espresso delle idee politiche piuttosto criticabili. E che in altri casi ha mostrato ammirazione per uomini politici malvisti dalla storia. Anche quando esprimeva queste idee non perfettamente condivisibili, tuttavia si capiva che lo faceva in tutta buona fede e senza la volontà di giustificare qualsivoglia sopruso sociale (lei era dalla parte dei deboli e dei poveri, anche se ammirava un gran mucchio di gente che si era imposta tramite la guerra� ma si trattava sempre, almeno nella sua mente, di una guerra cavalleresca). Sono piuttosto stupito da una riflessione. Prima di scrivere questo post, chissà per quale motivo ero convinto di aver avuto diversi insegnanti di cui essere fiero. Quando ci ho riflettuto sopra però ho dovuto riconoscere che, esclusa Emma, non ce n'era nessuno (tranne forse una maestra delle elementari che aveva un fare da chioccia simile a quello della professoressa di italiano). Il resto degli insegnanti delle medie erano un mucchio di macchiette con scarsi meriti professionali. I professori del liceo mercenari sconosciuti con l'aggravante dell'antipatia e dell'indolenza. Una curiosità. Alle medie avevo tre professoresse, nelle materie base, che avevano nomi molto simili, anche se non avrebbero potuto essere più diverse. Emma per l�italiano, Elda per la matematica ed Elsa per l�inglese. Sembravano i personaggi di un noto film di Sergio Leone. Elsa era la Buona (o meglio la bona, visto che poche donne potevano competere con le sue gambe e il suo didietro), Emma era la Brutta (ma in realtà non lo era affatto, era di gran lunga la più bella del gruppo se la parola bellezza significa qualcosa) ed Elsa la Cattiva (noti erano i tre e i due che distribuiva in gran copia ai compiti scritti di matematica).
    postato da penultimo il 14/04/2006 01:49

    Ciao penultimo, la prof sognatrice è davvero unica nel suo genere. Sovente gli insegnanti si attengono ad impartire ai loro alunni solo nozioni dal sapore arido. Lei, Emma è speciale. Trascorri una buona serata, ciao
    postato da la ragazza che sono il 14/04/2006 00:35

    ciao carissimo, peccato per la tua dolce e incompresa emma! chissà quante persone come lei ci sono, nascoste dietro una parete di cemento armato che si son costruite chissà per quale incidente di percorso.... mi hai fatto pensare alla trinciabue del film "matilda 6 mitica".... notte :-)
    postato da sempreio il 14/04/2006 00:11

    Passo per lasciarti un augurio di una Pasqua piena di luce e calore... Grazie delle tue parole da me... Luna
    postato da LUna il 14/04/2006 00:08

    Non so se credere più all'amore.... mi sono bruciata e tanto, e ho paura. Anty
    postato da Anty il 13/04/2006 23:48

    Emma era una grande professoressa e una gran donna. Da donna passionale quale sono ho sempre seguito solo le lezioni di professori che facevano il loro lavoro con passione. Che amavano la materia insegnata ed erano soddisfatti solo quando riuscivano a farla amare anche agli alunni. Il mio amore per la lettura e la scrittura me l'ha iniettato abilmente e saggiamente la mia professoressa d'italiano degli ultimi 3 anni di scuola superiore. Non la dimenticherò mai. Passando alla tua domanda, invece... Remedios è una delle protagoniste di uno dei libri più belli che abbia mai letto. "Cent'anni di solitudine" di Gabriel Gaecia Marquez. Ma hai Msn? Anch'io.. se ti va di scambiare due chiacchiere ogni tanto... fammelo sapere. Cià
    postato da Rem il 13/04/2006 23:31

    Anch'io un tempo credevo nell'amore a prima vista........ ma poi mi sono ricreduta!!! Bella la foto... orgoglio e pregiudizio un film che adoro!! ciao e a presto si?? :o) Giadadeldeserto
    postato da giadadeldeserto il 13/04/2006 23:26

    a S. Lascerò ancora qualche commento nel tuo blog visto che l'ultimo ha riscosso il tuo favore. A frakkola Come è noto sa parlare di amore chi ha poca dimestichezza con questo sentimento. a pb Grazie per gli auguri. spero in una Pasqua serena a francesconubile che cosa triste che persone ricche dentro come quella di cui parlo non trovino un partner degno di loro. a elle i tuoi punti esclamativi non sono passati inosservati e mi hanno scaldato l'animo, come le tue belle parole. sibillasi, un saluto
    postato da penultimo il 13/04/2006 22:58

    Mi hai fatto MORIR dal ridere!Ahahahah :DDD
    postato da S. il 13/04/2006 22:30

    Mi paice il tuo modo di scrivere ancor di più quando parli d'amore nelle sue varie sfumature... Non ti ho più visto su msn... Un bacio :**************
    postato da frakkola il 13/04/2006 20:10

    Emma....proprio come l'eroina di un romanzo della Austen...che meraviglia quando gli insegnanti amano il loro lavoro e lo fanno con così tanta passione da travolgerti e farti "innamorare"! Ti mando tanti auguri di gioia per Pasqua a presto pb
    postato da pb il 13/04/2006 19:30

    per l'alunno una prof. sognatrice è il massimo , apprendi molto di più per la sua dolcezza , per la sua prepisposizione più che naturale a parlare della materia in questione , poi nella vita di tutti i giorni sarà stata una frana , anche perchè sicuramente non avrà trovato un 'uomo al suo pari ,.... mah ... , questo dono dell'essere in un'altra "dimensione" a volte è una palla al piede perchè in fondo ti fa rimanere solo , e la solitudine non è una cosa bella ..... ciao
    postato da francesconubile il 13/04/2006 18:16

    Emma mai sposata,spaventata forse dal grande amore che aveva in se,e come novella Bovary,attraverso le odi trecentesche cercava perdutamente l'amore ideale che mai l'avrebbe lasciata sola...
    postato da elle il 13/04/2006 17:40

    ABBIA e non ABBAIA....perdono!!!!
    postato da elle il 13/04/2006 16:32

    fiuuuù! che passione!!!!!!!!!!!! bellissimissimo post, complimenti!!!!!!!!!!!!! (e notare gli esclamativi) Non c'è mai stato un prof che anche nei ricordi abbaia mai scatenato in me tante emozioni...sudavo freddo ogni volta che dovevo essere interrogata,quando con qualche sadico giochino sceglievano il prediletto,pur essendo preparata,quasi m'infilavo sotto il banco...
    postato da elle il 13/04/2006 16:30

    Peccato che le insegnanti così si possano contare sulle dita di una mano...
    postato da sibillasi il 13/04/2006 16:25

    Per daniD Ero innamorato di lei? No, non lo ero. Adesso lo sono, non a quei tempi. Allora la rispettavo ed ero innamorato della molto più morbida e coscialunga professoressa di inglese, una che si metteva minigonne che ti facevano vedere l��indicibile quando incrociava le gambe sotto la cattedra. E che parlava come se avesse il miele in bocca Per luca In realtà non ricordo nessun professore maschio che io abbia stimato a livello di Emma (o anche più in basso). Al liceo ho avuto un professore di filosofia che era un vero cretino anche se si dava arie da intellettuale (bazzicava nel teatro d�avanguardia). Per simona Chi sarà sto fortunato che ti sollecita il colpo di fulmine (sempre che esista)? Per filodoro Pochi vanno a trovare i vecchi insegnanti. Si crea sempre un mucchio di imbarazzo. Io andai a trovare Emma una sola volta, ai tempi del liceo. Ci andai con altre tre amici. Eravamo molto più alti (tranne uno che si rifiutava di crescere in altezza) e non ci sembrava poi questa gran gigantessa. Però ci intimidiva esattamente come anni prima, forse pure di più. Ricordo che la cosa che disse quando ci vide presentarci a casa sua, una vecchia abitazione della Napoli bene arredata in uno stile antico tipico delle sue preferenze culturali, fu: �I miei ex allievi si presentano sempre in gruppo, devo fargli proprio una gran paura�. Mi pare che citasse pure il caso di un suo coraggiosissimo ex studente che si era presentato al suo cospetto da solo. Alla signora Plin Il tuo collegio sembra un luogo affascinante che favorisce i contatti umani. Ad Adelasia Non credo che Emma mi abbia mai fatto piangere, se si escludono gli occhi lucidi che mi sono venuti mentre scrivevo il post. All�amico Colui Il tuo commento mi ha dato un piacere unico. Hai capito tutto. Quello detto e quello non detto. E probabilmente hai capito tutto perché senti molte cose come le ho sentite io. Precisazione sull�amore a prima vista in cui credeva Emma. Non pensava che fosse un evento facile da verificarsi. Anzi era convinta che fosse raro. Poteva capitare con la stessa frequenza dei gol più belli di Maradona. E forse non ne potevano beneficiare tutte le persone, ma solo quelle con una ricchezza d�animo superiore. Però era una cosa che poteva succedere in qualsiasi momento. Magari ora e qui. E tra me e te. Magari mentre giro quell�angolo o entro in quel bar. Magari mentre me ne sto seduto su una panchina del parco e guardo le oche sguazzare.
    postato da Non ti scorderò, questo è certo il 13/04/2006 14:11

    Questo lo eleggo ad uno dei tuoi post migliori secondo me. Sarà che anch'io ho avuto la fortuna di passare sotto almeno tre bravissimi insegnanti di lettere tra le scuole medie e le superiori, di quelli che ci credono (nota: la mia educazione è puramente tecnica, quindi la fortuna è stata ancora maggiore). Chissà che prima o poi non segua il tuo esempio e ne parli da me, in fondo tirar fuori roba dal cassetto della memoria mi riesce bene... Me la vedo già qui, questa donna dallo sguardo d'acciaio che le si illumina a parlare dei poeti del passato, che ha un sorriso nell'anima quando vede alcuni suoi allievi che ereditano questa passione, e che probabilmente talvolta tornava a casa sola e in un momento di debolezza si chiedeva perché per lei non fosse arrivato l'amore a prima vista, per poi scacciare quell'attimo di debolezza e riprendere con più energia di prima. Un applauso del pubblico pagante e fiori sul palco per il post, o Penultimo, ed un dono di una memoria: ai tempi della mia prima superiore, c'era un prof di fisica che era molto bravo (e molto severo), ed ogni tanto partiva per la tangente a parlare di eventi fisico-ingegneristici con la passione di chi ama la propria materia. A noi piacevano queste cose, ma visto che eravamo anche un po' bastardi, ci "procuravamo" le "grazie del Signore" del tipo quella che hai descritto tu, ovvero ad inizio delle lezioni dedicate alle interrogazioni lo interrogavamo su un argomento affascinante. Il 75% delle volte arrivava la campanella della fine dell'ora, con lui che faceva finta di bestemmiare perché non era riuscito a interrogare - ma ora sospetto che in realtà sapesse benissimo cosa stava succedendo, e gli importasse più di trasmetterci la passione che darci dei voti.
    postato da Colui che vede Oltre il 13/04/2006 12:46

    Mi hai fatto ricoradre la mia professoressa del liceo, Pierina. Molto simile alla tua Emma. Una passione smisurata per la letteratura, stessa mano di ferro, stesso carattere impetuoso avvolto da un corpo non proprio bellissimo. Una volta mentre leggeva "Donna de Paradiso" di Jacopone da Todi piansi. non aveva semplicemente letto, aveva recitato, sofferto, sviscerato il senso profondo. All'università alla mia prima lezione di letteratura italiana risi, non potevano esserci parogoni. Non credo che la mia Pierina credesse all'amore a prima vista, ma sapeva parlarne così bene che, forse, non aveva importanza!
    postato da adelasia il 13/04/2006 10:55

    Ne ho da dire altre su questa donna unica, lo spazio del post è tiranno. Uno dei momenti più belli della mia vita fu quando mi mise 9 in pagella in storia (era tiratissima con i voti). Il voto era dovuto a un mio compito in classe non ricordo su quale tema, credo su qualcuno dei condottieri che lei adorava. Mi fece dei complimenti che né prima di allora né dopo le ho mai più sentito fare a nessuno (qualche volta mi ha pure strigliato a dovere). Quel giorno mi guardava come se io fossi una sua quasi perfetta creazione. In realtà non era proprio brutta come si potrebbe desumere dal post. Ricordo che era molto alta, almeno per quei tempi, e che pur indossando scarpe basse svettava invariabilmente sopra i tarchiati bidelli e i colleghi professori (non c'era che il lungo professore di ginnastica che potesse guardarla dall'alto in basso). Era molto elegante nel portamento, ma per qualche motivo assurdo sembrava sgraziata e poco femminile (forse era solo un pregiudizio dei tempi). Aveva dei tratti del viso nobili, antichi, ma duri, e il tono di voce elegante ma formale (talvolta gelido) della donna dell'alta società. Dio solo sapeva come avesse fatto una signora (ma lei ci teneva a farsi chiamare signorina, pur essendosi lasciata alle spalle da un pezzo la verde età), una creatura da salotti letterari come lei a finire in una scuola di periferia come la mia, a meno che non l'avesse voluto lei. I bidelli sudavano freddo solo a guardarla, perché era capace di fare loro delle scenate incredibili (quasi sempre giustificate da qualche loro grave mancanza). Il preside sembrava un bambino a disagio quando la incrociava per i corridoi o in sala professori. Basterà dire che avevamo un professore di disegno che era un puro e semplice nazista. Un inquietante essere odiatore del mondo e soprattutto disprezzatore di qualsiasi suo simile. Eppure questo individuo nefasto e avvelenato si trasformava in un signore educato incontrando Emma nei cambi di orario. Lui che non rispettava nessuno rispettava la sua collega di italiano e il suo portamento da sangue blu. L�ultima che mi viene questa sera era che poteva diventare una belva quando incorrevi in qualche errore stupido che lei ti aveva già corretto in passato. Per esempio rischiavi la vita se ti scappavano di bocca tautologie come �bella calligrafia�. Però sapeva farti sentire un individuo speciale quando ti guardava con favore, quando i suoi occhi sembravano dirti �Tu sei uno dei pochi eletti che fa parte del mio mondo�. Aveva anche alcuni difetti, ma di questo parlerò domani.
    postato da l'allievo innamorato (allora intimidito) il 13/04/2006 02:44

    E' molto complesso...sono 40 persone diversissime da te, con cui probabilmente non usciresti normalmente (o almeno non con tutte). Viverci insieme ti permette di abbattere ogni pregiudizio, ti permette di approfondire la conoscenza. Ti mette nelle condizioni di fare conversazione su argomenti che non ti saresti mai sognato. Questo è molto bello. Le persone con cui ho legato veremente sono cinque o sei, e questi sono come fratelli, perchè siamo sempre insieme pur nei nostri orari diversi. Ciò non toglie che con gli altri si è creata un'intesa che non è facile descrivere, ma è meravigliosa da vivere! Sai che puoi contare su ognuno di loro se ti serve qualcosa, anche se non è del tuo gruppo di amici stretti...ad esempio stasera ero con persone con cui non esco molto spesso, però ci siamo divertiti ...ho perso clamorosamente a risiko, ahimè ;-) Buonanotte
    postato da La signora Plin il 13/04/2006 01:43

    Molto bello questo post. Io ho avuto professoresse dalle quali mi sarei fatta adottare come figlia. La mia prof di greco e latino per esempio, mi ha insegnato il vero senso della conoscenza. E poi declamava così bene Catullo "Dammi mille baci, Lesbia, poi cento, quindi altri mille, poi ancora cento, quindi un'altra volta mille, poi cento..." Ho il suo numero di telefono, ma non oso mai chiamarla. Potere della timidezza.
    postato da filo rosso il 13/04/2006 01:42

    Che donna! e che passione c'hai messo nel descriverla! L'ho letto tutto d'un fiato! La tua prof mi ricorda una mia grandissima amica. Magari fosse vero, magari esistesse l'amore a prima vista ed eterno. Questo periodo sono un po' vulnerabile su questo argomento e tu mi spiattelli un post che parla del colpo di fulmine!
    postato da Simona il 13/04/2006 00:55

    Beato te, Penultimo, che hai un così dolce ricordo di una tua insegnante. Io non posso dire altrettanto: con i miei ho avuto sempre un rapporto tormentato di amore-odio. E in particolare sono stato croce e delizia degli insegnati d'Italiano perchè capace tanto di creare componimenti sublimi quando ero ispirato quanto nefandezze illeggibili quando non lo ero. E non parliamo della disciplina: ho collezionato un vero patrimonio di rapporti e sospensioni. Eppure ricordo con nostalgia il mio insegnante di Italiano e Latino del Liceo. Quando spiegava emanava un alone di carisma straordnario: fumava una sigaretta dietro l'altra (a quei tempi si poteva!) e spandeva distillati di cultura purissima. Ora ammetto che ha avuto un grande influsso sulla mia educazione culturale. Ma quanti scontri con lui! ma anche quanta stima reciproca! ricordo che una volta dette un tema sul Manzoni e io scrissi più o meno così: "Del Manzoni ammiro le sue grandi capacità espressive. Per il resto non lo sopporto e in particolare reputo irreale e puerile il suo senso religioso della vita." Tre righe in tutto! E il suo giudizio ufficiale fu: "Un tema inqualificabile! non merita nemmeno un voto" Ma poi, a quattr'occhi, mi confessò: "Detto fra noi: la penso come te!" Grandissimo professor Miniati! Un caro saluto
    postato da luca il 13/04/2006 00:39

    Quindi ti fece innamorare??????
    postato da danyD il 13/04/2006 00:30

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