giovedì 1 novembre 2007

Cuor di Cirano, cuor di Guccini


Mio Capitano. Partiamo con due affermazioni per nulla scontate: Guccini mi piace e mi piace pure come canta. Non credevo che un giorno avrei detto cose simili perché ai tempi del liceo vedevo il cantautore modenese come fumo negli occhi. Mi pareva un interprete lagnoso, uno di quei beccamorti musicali che si sarebbero meritati di essere presi a chitarrate in testa come fa il mitico John Belushi in Animal House. Bastava l'eco del suo vocione per farmi scappare lontano.
Poi un giorno mio fratello il musicista - ha suonato il basso in qualche gruppetto musicale - portò a casa un doppio cd di Guccini registrato dal vivo. Io subito storsi la bocca ironizzando sui gusti musicali del consanguineo. Però accadde un fatto strano. Mio fratello all'epoca aveva l'abitudine di ascoltare la musica a volume altissimo, per cui anche se sprangavi due o tre porte tra te e lo stereo ascoltavi perfettamente ciò che non volevi ascoltare. Di conseguenza fui costretto ad accorgermi che molte delle canzoni del doppio cd mi piacevano. Ricordo ora "Dio è morto", "Canzone per un'amica", "Il vecchio e il bambino" e tante altre.
Notai un particolare a me ignoto in quell'occasione. A dispetto di ciò che avevo sempre creduto Guccini aveva nel suo repertorio anche canzoni romantiche, spesso trattate con una profondità di sentimenti e una sensibilità di cui non credevo capace il cantautore emiliano. La canzone in assoluto che mi conquistò fu "Cirano". Rimasi più che stupefatto quando mi accorsi che nella registrazione dal vivo le parole di Guccini erano accompagnate da un coro di ragazzine e signore innamorate, in un modo non molto diverso da come si sarebbe fatto a un concerto di Eros Ramazzotti o di Claudio Baglioni. Adoro "Cirano" (con la i come lo scrive il cantautore modenese), ma la adoro soprattutto in quella versione dal vivo.
Guccini a mio vedere è bravo, ma diventa irraggiungibile quando tratta temi riguardanti eroi maledetti e soli, erranti cavalieri incompresi che combattono contro i mulini a vento sferzando ipocrisia e conformismo dilaganti. E' bravo, Francesco, quando parla di una "ragazza bionda senza averne l'aria", "filosofando pure sui perché", ma è un gigante, il più grande gigante della canzone italiana, quando veste i panni di Cirano ("Io sono solo un povero cadetto di Guascogna / però non la sopporto la gente che non sogna") o di don Chisciotte (colpirò con la mia lancia l'ingiustizia giorno e notte / com'è vero nella Mancha che mi chiamo Don Chisciotte...). Guccini è questo, l'eroe letterario e sfortunato che si innamora delle cause perse e delle donne sbagliate. L'eroe crepuscolare che fa sentire te eroe. E ora passo la parola a Cleide, che sull'argomento Guccini ne sa molto più di me e di quasi ogni altra persona in questi paraggi.
Cleide. Mi lusinghi Capitano, ma sono solo una povera cadetta di Sardegna, con un debole per la gente leale e degna come il cantautore dell'Emilia Romagna. Non so se sarò capace di scrivere di Guccini nel ristretto spazio di un post. Questo perché il mio interesse per il Cantastorie Francesco, come ama essere definito, non è solo discografico, ma abbraccia la sua ventennale attività di narratore e romanziere. Infatti, anche se non è noto a tutti, l'ex Avvelenato della canzone italiana ha scritto molto. Dai gialli, prodotti in collaborazione con Loriano Macchiavelli, ai racconti sulla sua Padania, terra da non intendersi assolutamente in senso leghista, alla dotta trattazione degli idiomi galloitalici che fanno da sfondo alla sua produzione narrativa. Il filo conduttore della produzione artistica gucciniana è la memoria, l'ancoraggio alle sue radici culturali, la tradizione popolare. In ogni caso mi affascina l'uomo, con la scorza di saggio montanaro, che si dimostra profondo conoscitore di vita e di esperienze senza perdere il suo animo di bambino.
Tuttavia, è nei concerti si impara ad amare realmente il cantautore modenese. Ad assistere ad una sua esibizione musicale si rimane sorpresi dall'età dei partecipanti, gran parte dei quali sono giovanissimi. Eppure Guccini è sulla scena da quasi quarant'anni. Ho assistito a diversi suoi concerti e ogni volta la sensazione è sempre la stessa, quella di andare ad incontrare un amico. Francesco è un grande affabulatore, dotato di un sense of humor tutto emiliano, dove l'ironia si unisce all'indignazione e talvolta all'invettiva, senza mai trascendere in banalità o volgarità. Un compagnone, il perfetto complice da osteria che ti arringa su donne e politica mentre mette giù un re di coppe, uno che se lo incroci per strada non esiti a fermarlo per fare due chiacchiere. Ho spesso pensato di andare a Pavana per incontrarlo, e forse, un giorno o un altro, lo farò. Mi piace il Guccini che tu citi, Capitano, quello degli eroi sfortunati e dei cavalieri erranti, mi piace quel pathos che ti fa sentire un brivido lungo la schiena, mi piace il Guccini di Ritratti: Piazza Alimonda, Ulisse, Che Guevara, Cristoforo Colombo. Ma spesso mi metto all'ascolto di pezzi dove l'attenzione è rivolta ai volti meno noti, gli sfigati, gli incompresi: il Matto, Cencio, il Frate, eroi a loro modo, gente che vive sopra il conformismo ma ne è spesso vittima. Mi piace anche il Guccini delle rare canzoni d'amore, cantate quasi con pudore e senza traccia di banalità. Il Guccini delle domande consuete, convinto che" fare domande sia meglio che azzardare risposte, perché interrogarsi presuppone ricerca, e a rispondere si rischia l'arroganza". In fondo, ha sempre senso cercare l'isola incantata, ma è necessario guardarsi bene dal non trovarla.
Questo articolo è anche da Cleide.

1 commento:

  1. "Mi vuoi dire, caro Sancho, che dovrei tirarmi indietro
    perchè il "male" ed il "potere" hanno un aspetto così tetro ? Dovrei anche rinunciare ad un po' di dignità,
    farmi umile e accettare che sia questa la realtà ?
    Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
    e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
    sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte: siamo i "Grandi della Mancha" Don Chisciotte

    allora nn sono rimasto l'unico ad amare il caro vecchio montanaro barbuto ;-)

    "Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
    ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
    proprio per questo Sancho c'è bisogno soprattutto
    di uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto"

    un abbraccio
    indio

    postato da indio il 08/11/2007 13:03

    torno anch'io, dopo una pausa lunghetta. 1) ti ringrazio per i tuoi saluti e accoglienza che mi hai lasciato sul blog di Vitty. certo, mi ha fatto piacere trovare conferma su altro blog del tuo avermi accolto ospite, benché anonimo. 2) talvolta ho lasciato commenti a tuoi post già chiusi, sono un pò un tiratardi,e recupero rileggendo il tutto appena posso. 3)GUCCINI, e allora penso che oltre ai post, per cui pur magari commentando con toni e modalità diverse, ci si trova sulla stessa sintonia, così anche per la musica, canzoni, e e e: E allora penso che ci sia la possibilità di una qualche pur piccola struttura cerebrale, fisica, strutturale, tale per cui...vuoi dire che le scelte quotidiane dal CD che ascoltiamo, agli spettacoli che scegliamo, alla politica ...alla politica che ci interessa.. . concorrano a costruire tali miliardi di neuroni in modo da farci riconoscere in una marea di internauti. Oppure è la struttura cerebrale così fatta che ci orienta nelle scelte e ci fa riconoscere in simpatia,sintonia, empatia. Anche De Andrè per me è veramente forte. Con lui, ricordo le frecce tirate al cielo alla strage del SandCreek, ecc. ecc. Ciao, CAPITANO, sei inesauribile!!! (lasciai qualche tempo fa un pizzico di nostalgia per Napoli, pensando alle statuine del presepio fatte a mano, ora se ne avvicina il tempo)Scusami per il lungo saluto,e commento un pò confuso.
    postato da Giovanni il 07/11/2007 03:21

    Ecco le altre risposte rimaste in sospeso.
    Jolinne, dato che faccio classifiche ecco come incolonno i cantautori da te citati.
    1. De Gregori, Guccini, De Andrè.
    2. Modugno Lauzi, Paolo Conte
    3. Gaber, Capossela.

    Vento, Dio è morto, dici. Da ragazzo pensavo che fosse una canzone atea e mi pareva troppo sprezzante, offensiva verso chi credeva. Poi ho scoperto che aveva un significato diverso da come lo percepivo.

    Stregagatta, le spiegazioni sulla musica nel blog erano chiarissime e sono certo che non hai avuto difficoltà a intenderle.

    Venere storpia, io e cleide avevamo voglia di scrivere qualcosa insieme e lo abbiamo fatto.

    Celia, cleide in effetti pare determinata a scrivere si De André. Vedremo.

    Lune, :-( + :-) = :-I
    postato da mio capitano il 06/11/2007 23:39

    facciamoci qualche risposta serale.
    prima giovanna che mi chiedeva della magia. Che cosa fa scattare in me la scintilla ascoltando una canzone? E' difficile dire. Nel caso del Don chisciotte gucciniano (lo stesso dicasi per Cirano) mi è bastato sentire le prime strofe: "Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti). C'era tutto già lì. Cavalieri sfortunati, cause da difendere, negazione del conformismo, eroismo per così dire del sottosuolo. E poi la voce di Guccini al suo meglio, profonda, sferzante, epica, accompagnata da un piano melodico in crescendo. Davvero dopo tre versi io ero già partito nella mia fantasia lancia in resta verso imprese ardimentose, avevo feeling con la canzone, sentivo un'accelerazione del flusso sanguigno.
    Vedi Cara mi sembrava fiacca in qualche punto, era come un aereo che non riusciva a decollare pur andandoci vicino. Mi pareva un esercizio musicale anche ben riuscito, non di più. E' solo una mia opinione.
    Mi piace il Guccini che sembra arringare le piazze. Quello che fa sognare, quello che grida state sbagliando tutto, dovete guardare da un'altra parte. Il cantautore, anche retorico, di I have a dream.
    Dato che mi sono dilungato, il resto delle risposte in seguito.
    postato da mio capitano il 06/11/2007 19:28

    ...la scintilla della magia perchè si è accesa in te? Perchè ti ha fatto intravedere mondi sconosciuti o al contrario perchè vi hai trovato affinità col tuo mondo e conseguentemente col tuo modo d'essere e pensare ? Oppure... è possibile che una scintilla si accenda senza un perchè, misteriosamente... come una magia per l'appunto? E' una curiosità che è nata in me, dopo aver ascoltato e letto più d'una volta il testo di " Don chisciotte ". Un saluto a te.
    postato da Giovanna il 06/11/2007 18:46

    ciao Franz e Monica
    che bella idea di scrivere un post insieme :)
    io Guccini lo devo sentire tutte le volte chge torno a casa nei we insieme a Paolo Conte, Vinicio Capossela, Modugno, Gaber, Bruno Lauzi, De Gregori e De Andrè...perchè è l'unico modo di tenere calmo mio nipote di 3 anni
    appena sente la musica si ferma incantato ad ascoltare :)
    ciao e besos
    Angie
    postato da Jolinne il 06/11/2007 17:41

    Come ho detto da Cleide io ho conosciuto Guccini attraverso mio fratello maggiore ed accompagnata dalla sua chitarra ho cantato le sue canzoni senza forse capirne il vero significato data la giovane età. Ormai sono anni che non ascolto una sua canzone ma il testo di "Dio è morto" mi è rimasto impresso e lo ricordo ancora ed ogni volta che capita che la suonino in tv o alla radio la canto sempre e mi sento come quando da ragazzina, sola in casa ascoltavo i dischi di mio fratello di nascosto e mi sentivo molto trasgressiva!;-) bacioni dal vento
    postato da vento il 06/11/2007 17:10

    Adesso mi rivolgo all'affascinante Cirano che mi piace tanto.
    Vibrante di passione in parole vergate o lanciate da sotto il balcone per raggiungere il cuore e fonderne amore.
    Ma senti un po' qui come sono ispirata questa sera.
    Mon Capitain Scienziato del Web, GRAZIE per i raggualgi tecnici che copierò ed incollerò. Stamperò e leggerò... tentando di capire come caspita mettere uno straccio di musica di sottofondo!!!
    1 bacio
    postato da http://stregagatta.blog.tiscali.it/ il 05/11/2007 23:05

    Ciao Mio Capitano..
    quando sono entrata mi sono stupita..
    ma in effetti avendo scritto a quattro mani era naturale che lo postassi anche tu..
    Io adoto Guccini.. come ho scritto anche da Cleide..
    e per non essere ripetitiva non mi dilungo a sciorinare tutto cio' che ho imparato da lui..
    ma non nego che tutti dovrebbero conoscerlo!
    Kiss
    postato da Venere Storpia il 05/11/2007 15:30

    Ascoltate o riascoltate le canzoni emerse dai commenti. Stanze di vita quotidiana pare essere un album più che una canzone. La migliore tra quelle citate mi appare "Vedi cara", che già conoscevo. Bel pezzo, come Canzone quasi d'amore propugnata da Celia, ma entrambi i brani non accendono in me la scintilla della magia. Scintilla che si accese fin dal primo momento ascoltando per esempio "Don Chisciotte".
    postato da mio capitano il 05/11/2007 15:20

    "Vedi cara" è una canzone tutt'altro che banale, anzi... a me piace moltissimo.
    Poi hai ascoltato Capitano "Canzone quasi d'amore?".
    Leggo che forse Cleide scriverà su De Andre'... bene un'altro poeta che io amo moltissimo.
    Posso già dire che una delle mie canzoni preferite è Dolcenera ma ce ne sono tante altre.
    Ho un amore particolare per tutte le canzoni de La Buona Novella di De Andrè e se Cleide scriverà su di lui speigherò il perchè...
    Baci dall'isola Capitano!
    E da oggi mi sa che ti chiamerò Cyrano altro che Padrino!
    :-)
    postato da celia il 05/11/2007 12:12

    :)
    postato da Lune il 05/11/2007 10:57

    :-) Si hai ragione, commento molto lungo, ma di mio sono solo poche righe. In effetti si può dire che è stato Guccini a scriverlo, sono sue le parole, sono sue le belle atmosfere che evoca,sono interessanti le riflessioni che suscita ! Era un peccato non condividerle con chi non le conosce !Acc... mi ha persino fatta uscire dall'ombra :-) Psssstttt sottolineo che ho detto che "vedi cara" può apparire banale solo all'apparenza , con il ripetersi, quasi fosse una litania di "vedi cara..." per l'appunto :-). Buona settimana Cap!
    postato da Giovanna il 05/11/2007 10:10

    Bellissimi i ricordi di Elle: sono i miei ricordi: Guccini, chitarre e fuori dagli schemi. Cantare con nostalgia canzone per una amica, facendoci quattro canti sopra, o con rabbia a squarciagola. Citando "Vedi cara": non puoi capire se non hai capito già. Si anche questa canzore "sentimentale" come cita Fraz non può essere dimenticata.
    Aspetto che Cleide ci pensi un pò.... su De Andrè
    postato da arial il 05/11/2007 09:57

    Ho già detto sulla top ten. Aggiungerei pure Vedi cara, citata da Giovanna, canzone che amo e che non trovo affatto banale. Arial stuzzica le mie corde citando De Andrè. Vedremo...Bella l'immagine che evoca Elle nel suo commento.
    postato da cleide il 04/11/2007 23:29

    Risposte serali:
    elle, brava, bei ricordi. Liberi e invicibili sì. uscire con la chitarra sì. Snobbare discoteche sì (io però sotto sotto un salto avrei voluto farcelo per beccare qualcuna delle favolose ragazze che si diceva le frequentassero, ma ero troppo legato al mio ruolo di fustigatore di costumi, leggi imbranato). Radio libere sì. Proteste nei versi delle canzoni certo. Sogni chiari e grandi: ultimo fragoroso sì. :-)
    giovanna, bentornata, certo che per essere una che legge nell'ombra senza palesarsi hai messo un commento mica corto. Belle le canzoni che hai segnalato. A presto :-)
    Ariel, su De André purtroppo ho una competenza minore e dovrei prepararmi un po' per stilare una sua top ten.
    sergio, buona domenica a te e viva sempre la mitica collana fantascientifica di Urania.
    Bentornato a Indio.
    Attesa qualche riflessione di Cleide sulla top ten.
    postato da mio capitano il 04/11/2007 21:28

    Sempre parlando di Guccini,è un salto con la memoria indietro nel tempo quando insieme ai miei amici si usciva senza mai dimenticare la chitarra,quando seduti in cerchio si cantava per tutta la sera snobbando le discoteche,quando le proteste fiorivano attraverso i versi di una canzone,quando si ascoltavano le radio libere,quando non ci sognavamo di scaricare musica dal pc,quando guardando verso il futuro i sogni erano più chiari e grandi. Ci sentivamo liberi e invincibili,e la musica che ci accompagnava la nostra più grande forza.
    postato da elle il 04/11/2007 18:09

    Concordo su tutto ciò che avete detto su Guccini, e sulla scelta della Top ten ! Io possiedo tutta la sua discografia in mp3, e a parte le canzoni da voi citate, ne amo in particolar modo altre tre. Soprattutto " vedi cara" che può sembrare un testo banale, ma trovo invece che sintetizzi efficacemente e con semplicità tanti nostri stati d'animo.

    Vedi Cara :Vedi cara, è difficile spiegare ,è difficile parlare dei fantasmi di una mente.Vedi cara, tutto quel che posso dire è che cambio un po' ogni giorno e che sono differente. Vedi cara, certe volte sono in cielo come un aquilone al vento che poi a terra ricadrà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già. Vedi cara, certe crisi son soltanto segno di qualcosa dentro che sta urlando per uscire. Vedi cara, certi giorni sono un anno, certe frasi sono un niente che non serve più sentire. Vedi cara, le stagioni ed i sorrisi son denari che van spesi con dovuta proprietà... Non capisci quando cerco in una sera un mistero d'atmosfera che è difficile afferrare. Quando rido senza muovere il mio viso, quando piango senza un grido, quando invece vorrei urlare. Quando sogno dietro a frasi di canzoni, dietro a libri e ad aquiloni, dietro a ciò che non sarà. Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già.


    Quasi una poesia...Autunno: Un?oca che guazza nel fango,un cane che abbaia a comando,la pioggia che cade e non cade le nebbie striscianti che svelano e velano strade?.Profilo degli alberi secchi, spezzarsi scrosciante di stecchi,sul monte, ogni tanto, gli spari e cadono urlando di morte gli animali ignari. L?autunno ti fa sonnolento,la luce del giorno è un momento che irrompe e veloce è svanita,metafora lucida di quello che è la nostra vita?.L?autunno che sfuma i contorni consuma in un giorno più giorni,ti sembra sia un gioco indolente,ma rapido brucia giornate che appaiono lente?.

    Intriso di pessimismo, ma così tanto realista...Stanze di vita quotidiana:Inizia presto all' alba o tardi al pomeriggio, ma in questo non c'è alcuna differenza, le ore che hai davanti son le stesse, son tante, stesso coraggio chiede l' esistenza.. La vita quotidiana ti ha visto e già succhiato come il caffè che bevi appena alzato e l' acqua fredda in faccia cancella già i tuoi sogni e col bisogno annega la speranza e mentre la dolcezza del sonno si allontana, inizia la tua vita quotidiana...

    Saluti... Giovanna, quella dell'equivoco! :-)
    postato da Giovanna il 04/11/2007 17:25

    Ritorno a ribadire che sono daccordo sul fatto che canzone per una amica , merita di stare ai primi posti della tua classifica, la ricordo per la grande emozione che mi suscitava, e per il grande raccontatore di storie che è Guccini.
    Altrettanto interessante come cantautore mi pare De Andrè, forse perchè lo conosco meglio. Ti proporrei una classifica o un post dedicato a lui.
    Potrei scendere in campo con maggiori conoscenze.
    postato da arial il 04/11/2007 16:24

    Grazie capitano. Tenevo molto al tuo parere.
    Buona domenica
    postato da sergio il 04/11/2007 15:33

    Caro Francesco, non posso dire nulla di Guccini perchè anche se probabilmente l'avrò sentito molte volte non lo conosco. Per la verità, in tutti i miei anni di lavoro mi è mancato proprio il tempo di ascoltare canzoni e ancor meno di individuarne gli autori. Sì, certo conosco Mina, Massimo Ranieri,i Mattia Bazar vecchia maniera. Lo confesso, mi piace anche Maria Nazionale. Gigi D'Alessio sarà pure bravissimo ma mi è antipatico. Non so perchè, è una questione di pelle.Comunque volevo chiederti una cosa, visto che sei un appassionato di film anche non recenti. Ricordi per caso di aver visto il film "L'uomo che cadde sulla terra", interpretato dal cantante ed attore David Bowie? Se l'hai visto, vieni per favore a leggere il mio ultimo post. Ci terrei a conoscere il tuo pensiero.
    Grazie e buona domenica.
    postato da sergio il 04/11/2007 01:34

    Poca gente in giro a causa del ponte, ma il Capitano, imperterrito al timone del suo veliero, ne ha da dire altre su Guccini.Tornando sulla top ten, credo che le prime cinque canzoni che ho messo in classifica siano degli autentici capolavori, mentre le seconde cinque mi paiono buonissime canzoni che hanno lasciato un'orma profonda nel panorama musicale italiano. Ecco a mio avviso i punti più salienti dei primi cinque pezzi della mia top ten gucciniana, cioè, come dicevo in un mio vecchio post, "Il punto in cui cantare è un obbligo".
    Cirano: "Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna"; "Per la mia rabbia grande mi servono giganti"; "Amo senza peccato, amo ma sono triste".
    Vorrei: "Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci e i ciuffi di parietaria attaccati ai muri"; "E lo vorrei, perché non sono quando non ci sei e resto solo coi pensieri miei ed io...".
    Il vecchio e il bambino: "L' immensa pianura sembrava arrivare / fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare / e tutto d' intorno non c'era nessuno / solo il tetro contorno di torri di fumo..." Questa, come la canta Guccini, mi sembra la più epica quartina in assoluto della canzone italiana.
    Don Chisciotte: "Ho letto millanta storie di cavalieri erranti, di imprese e di vittorie dei giusti sui prepotenti"; e "Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora, solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora".
    Canzone per un'amica: "Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva
    la dolce estate era già cominciata vicino lui sorrideva, vicino lui sorrideva"; e "Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava, non lo sapevi che c'era la morte quel giorno che ti aspettava, quel giorno che ti aspettava".
    postato da mio capitano il 03/11/2007 21:16

    Ciao mio capitano ,
    il tempo del silenzio è terminato _
    finalmente !

    ho da leggere un bel po dei tuoi post arretrati..
    recupererò presto:)

    un abbraccio a te e cleide
    indio

    ***********
    EDITORIALE : PUNTO NAVE...CHE AFFONDA !

    Cari Amici vicini e lontani, vi confesso che per la prima volta in tanti anni che osservo la politica maddalenina sono entrato in stato confusionale. E? vero che una classe politica è lo specchio della società che la esprime ma
    osservando i fatti ( pochi ) e le malefatte ( molte e tutte dannose per la nostra disastrata economia ) quella attuale è, a mio modo di vedere, la peggiore degli ultimi venti anni ! Cercherò quindi di spiegare anche a voi i motivi del mio disagio (?.e del mio disgusto) iniziando naturalmente dal comune, passando per la provincia, arrivando al parco, per finire con la regione ed il suo sempre più incompreso presidente.

    leggi tutto :
    http://www.desaparecidos.it/dal%20fronte.htm
    postato da indio il 03/11/2007 14:52

    Hai ragione, cleide, avevo usato l'aggettivo politico per intendere polemico-sociale. Non sapevo che l'avesse scritta contro un giornalista, anche se si capisce che mira a qualcuno. Magari non sono il solo al mondo che si incazza. :-)
    Ripeto comunque che ci sono non poche canzoni di Guccini che non mi piacciono; non si possono scrivere sempre capolavori.
    postato da mio cap il 03/11/2007 10:43

    Siamo arzilli stasera.:-) Concordo con la tua classifica, anche se personalmente mi perdo anche su altre note. Una precisazione: L'Avvelenata non è una canzone politica.La canzone nasce come invettiva contro il giornalista Riccardo Bertoncelli che aveva accusato Guccini di essere entrato nell'ottica di produrre un disco all'anno,di non avere più nulla da dire, come a dire che la sua fosse una produzione prettamente commerciale.Passata l'epoca di Bertoncelli, si è divertito a sostituire Bertoncelli con Berlusconi, dato che le " cazzate" le sparava pure lui.E ci può star bene. :-)
    postato da cleide il 03/11/2007 00:38

    Eccomi qui con la promessa top ten gucciniana. Come ho già detto, non sono un conoscente assoluto della produzione musicale del cantautore modenese. Due delle canzoni inserite in questa classifica le ho ascoltate solo da poco tempo e quindi potrebbero essercene altre rimaste fuori non per mia scelta, ma per mia ignoranza.
    Infine una nota. Mi sono accorto che le interpretazioni recenti di Guccini sono spesso molto più efficaci di quelle vecchie, tanto che la stessa canzone riproposta in una veste nuova, con nuovi arrangiamenti e sonorità e soprattutto con una voce più ricca ed espressiva, fa un effetto del tutto diverso. Ho molto amato il famoso ellepì dal vivo di cui ho parlato nel post, credo del 1995. Mi sembrava che lì ci fosse tutto: ottimo arrangiamento musicale, voce potente e sferzante e soprattutto il trascinante coro del pubblico di cui si è detto.

    Vado quindi alla classifica.
    1. Cirano. Mi commuovo ascoltando questo pezzo. E poi cosa credete che mi abbia convinto a scegliere quell'avatar?
    2. Vorrei. Ascoltata da poco. Fenomenale. Magica. Rara la bellezza del sottotono con cui è interpretata.
    3. Il vecchio e il bambino. Nella versione dal vivo, in alcuni passaggi c'è qualcosa dell'Iliade, un'epicità irraggiungibile. Vedi paesaggi a perdita d'occhio.
    4. Don Chisciotte. Come Cirano. Ti fa pensare che dentro di te ci sia un eroe pronto a sfoderare la spada contro torti e soprusi.
    5. Canzone per un'amica. E' quella che mi piace cantare di più, cercando di fare un vocione più profondo di quello di Guccini.
    6. L'avvelenata. Forse un po' troppo politica, una però di quelle canzoni che lasciano il segno.
    7. Autogrill. Ottima la versione dal vivo. Un Guccini diverso e più sciolto.
    8. Dio è morto. Portata al successo dai Nomadi. Attacco fulminante.
    9. Auschswitz, per ricordare ciò che non va dimenticato.
    10. La locomotiva. Qualunque giudizio si abbia di questa canzone, nessuno può negare che rappresenta una pietra miliare della musica italiana.
    postato da mio capitano il 03/11/2007 00:16

    Ragazzi, a differenza di Cleide non sono un esperto assoluto di Guccini. Nel senso che ci sono sue canzoni che non conosco. Ho ascoltato da non molto tempo la fenomenale "Vorrei" e anche il notevole Don Chisciotte. Ora seguendo i suggerimenti degli amici vado ad ascoltarmi alcune canzoni che sono emerse dai commenti, onde pubblicare, sperabilmente prima della mezzanotte cenerentolesca, la mia annunciata top ten gucciniana.

    elle, se mio fratello non avesse ascoltato lo stereo a così alto volume forse non conoscerei Cirano nemmeno io.

    Renato, nemmeno a me piaceva Guccini quando lo percepivo troppo schierato politicamente. Ora però mi pare che abbia un profilo artistico diverso da quello degli anni Settanta e seguenti. Effettivamente Guccini può essere un filo lungo in certi testi e forse pure la sua voce potrebbe non piacere a qualche purista della musica. Ma il segreto della buona musica sta in una parolina: magia. Se sai scatenare magia in chi ascolta con le tue canzoni sei un grande autore, altrimenti no. Il nostro Francesco ci riesce, sa farti sognare, perlomeno sa farlo spesso. Come riesca a creare magia, con testi troppo lunghi o troppo corti, con una voce ortodossa o meno, non ha importanza. Conta il risultato.

    celia, vado ad ascoltare canzone quasi d'amore, potrei conoscerla anche se non ricordo il titolo.

    un saluto per finire a iltov e bluantho. E ribadisco che Cleide conosce in lungo e in largo tutta la produzione gucciniana, non solo musicale, quindi può intervenire in qualsiasi momento.

    Vado a preparare la top ten.
    postato da mio capitano il 02/11/2007 23:06

    Ma che bellissimo post scritto a quattro mani dedicato a Guccini! Da parecchio non lo sentivo e ahimè,non conoscevo Cirano...ho ascoltato la canzone,ma più che altro ne ho letto il testo. Arrivata in fondo,era gia amore!
    Fra le mie preferite c'è Incontro...
    "restano i sogni senza tempo, le impressioni di un momento,
    le luci nel buio di case intraviste da un treno:
    siamo qualcosa che non resta, frasi vuote nella testa e il cuore di simboli pieno..."
    Ciao e per non far torto a nessuno invierò il commento identico a entrambi:))


    postato da elle il 02/11/2007 21:07

    Riconosco a Guccini una lunga carriera. Non è da tutti.

    Personalmente ho vissuto un percorso inverso rispetto il tuo: ai tempi del liceo lo "stimavo" e studiavo quasi tutte le sue canzoni a memoria per cantarle con la chitarra.

    Poi sono passati gli anni e ora non saprei. Lo trovo un pochino retorico e logorroico. E forse un pochino fazioso nelle sue idee politiche.

    Ma questa è solo la mia opinione.

    PS: Su Faith Hill, invece condivido al 100% quello che hai scritto nel mio blog...
    postato da Renato il 02/11/2007 20:43

    Oh l'AVVELENATA...
    Si si si...
    Capitano ti piace Canzone quasi d'amore?
    E' bellissima e sono sicura che piace anche a Cleide...
    postato da celia il 02/11/2007 20:18

    Cari amici del blog, più tardi farò una classifica delle dieci canzoni di Guccini che mi piacciono di più (mi rivado prima a risentire qualche mp3 in mio possesso per riascquarmi la memoria).
    Per ora posso anticipare questo. Le canzoni che preferisco sono quelle di genere sentimentale e così sarà pure nel caso di Guccini. Io intendo il termine sentimentale in maniera più vasta del solo amore, che comunque occupa gran parte del significato di questo termine. Le canzoni sentimentali sono tutte quelle che fanno volare la tua fantasia, ti fanno sognare, magari anche costringendoti a riflettere e a indignarti su temi difficili. Se una canzone non ti fa sognare per me non è una canzone.
    A più tardi con la classifica delle top ten gucciniane. -)
    postato da mio capitano il 02/11/2007 20:10

    Oggi becco Guccini un po' ovunque, apprezzo... ma da profano in confronto a tanti altri.
    Un saluto.
    postato da Iltov il 02/11/2007 19:51

    ci sono canzoni di guccini che mi hanno segnata come un marchio a fuoco...
    ciao!
    postato da bluantho il 02/11/2007 18:41

    La canzone del video "Dio è morto" è del '65.Portata al successo dai Nomadi, Guccini la cantò dieci anni dopo. Questa canzone, ai primi posti nella hit parade, fu censurata dalla Rai.Ai quei tempi bastava un titolo "oltre" per far partire la censura. Al contrario,ebbe l'assenso della radio vaticana. Papa Paolo vi elogiò la canzone perchè un chiaro invito alla rinascita spirituale dell'uomo.A mio avviso è un brano sempre attuale.
    postato da cleide il 02/11/2007 12:40

    Be', non concordo con te, Cleide, ma poiché hai detto che non ti piace, metto un'altra canzone gucciniana: "Dio è morto".
    Anche a me alcune canzoni di Guccini non piacciono; dopotutto il cantautore modenese è un uomo e come tale delle volte le imbrocca di più e delle altre meno. Era sicuramente in forma quando scrisse la canzone che ora vado a postare.
    Ecco i brani fatti ascoltare finora "Vorrei", "Canzone per un'amica" e ora "Dio è morto". Nei giorni scorsi c'era "Cirano" che credo rimetterò più in là.
    Un saluto a Celia, stregagatta, arial e cleide.
    postato da mio capitano il 02/11/2007 12:01

    Vedi che non mi ascolti quando parlo? :-) Non ho detto che mi intristisce. Non mi piace proprio! Olè!
    postato da cleide il 02/11/2007 11:42

    Mio Cap, ti assicuro che trovare Cleide e te insieme in questa veste editoriale duplice è un gradevole esempio di affiatata editoria oltre che di comunanza di interessi musicali e di vita. Fa solo bene al cuore.
    Hai messo tra l'altro la mia canzone preferita di Guccini e voilà. Vi auguro di continuare. A presto e grazie della tua affettuosa presenza sul mio blog.
    postato da arial il 02/11/2007 11:39

    Che bello, io sono rimasta allo stesso stato d'apprezzamento del Guccini che avevo al liceo e che era, ed è, esattamente quello che descrivi tu. Non è cambiato niente, non mi piace "neanche un po'". Infatti ho spento le casse.
    A proposito mi sai spegare con parole povere come si fa ad inserire la music nel blog???
    Ho letto e commentato i tuoi post precedenti, io non ti mollo.
    C I A O
    postato da http://stregagatta.blog.tiscali.it/ il 02/11/2007 11:36

    Metterò il video di una canzone che intristisce la coautrice di questo post, ma che a me piace molto cantare, soprattutto modulando un vocione alla Guccini.
    Finora allora ci sono state "Vorrei" e "Canzone per un'amica". Seguiranno altri pezzi, quelli che piacciono a me.
    postato da mio capitano il 02/11/2007 09:49

    Ho già commentato da Cleide e che cosa posso aggiungere di più?
    La vostra scelta di scrivere insieme questo post è davvero interessante. E mi piace. Come tutte le cose che scrivete... insieme o da soli.
    ...Sono un tipo antisociale, non m'importa mai di niente,
    non m'importa dei giudizi della gente.
    Odio in modo naturale ogni ipocrisia morale, odio guerre ed armamenti in generale....
    Questa è un'altra delle canzoni di Guccini che mi piace assai... Il Sociale e l'Antisociale...
    Ciao Capitano ben ritrovati...
    Basitteddu dall'isola...

    postato da celia il 02/11/2007 09:13

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