domenica 13 gennaio 2008

Chiove

Ascolta. Piove.
Piove su le pattumiere
partenopee riarse,
piove su la monnezza
aulente e irta,
piove su la sporcizia
dei bassi,
su le sozzure fetenti
di rifiuti accolti,
piove su i nostri politici
corrotti e incapaci,
piove su la nostra sopportazione
esaurita,
su la nostra diossina
leggera,
su i fangosi ratti
che la spazzatura ospita
benigna,
su la città bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Partenope.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
monnezza
con un crepitio che dura
e varia nel tanfo secondo il pattume,
più sferza, men puzza.

Ascolta. Ogni schifezza
che insozza la strada
ha il suo suono.
Le sudicie cartacce
hanno un suono, e la merda
altro suono, e gli avanzi del cenone
altro ancora, e i resti di antichi
vomiti pure, stromenti
diversi cantano
sotto innumerevoli dita.

E piove su i nostri politici
corrotti e incapaci,
piove su la nostra sopportazione
esaurita,
su la nostra diossina
leggera,
su i fangosi ratti
che la monnezza ospita
benigna,
su la città bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Partenope.

1 commento:

  1. Lasciare la poltrona? E quanno mai!!! E' vergognoso ed umiliante quello che accade ormai da anni in Campania e, seguendo le notizie, sembra che nonostante il Gran Commissario straordinario, non si stia facendo molto.
    Complimenti per la poesia dannunziana, mi ha fatto sorridere...
    Ciao Capitano
    postato da Mary il 15/01/2008 19:10

    ho un nuovo e spero interessante post già bell'e e pronto ma tiscali è lentissima oggi. Riproverò più tardi, un saluto agli amici.
    postato da mio capitano il 14/01/2008 17:08

    Relativamente alla squadra di calcio, dico che hai ragione cap, lì nel mondo del calcio chi non produce effetti va via.
    Ma la società sportiva è in definitiva un'azienda privata, veceversa l'amministrazione è una cosa pubblica. E pertanto osserva le leggi della rilassatezza.
    postato da arial il 14/01/2008 16:52

    Dissento dal tuo dissenso, Guiro. Ecco ciò che penso.
    Nessuno dice che fare l'amministratore pubblico sia facile, ma hai scelto di farlo tu e devi ottenere dei risultati, anche se ti trovi ad agire in una società difficile. Se non ci riesci dovresti lasciare il posto a qualcun altro, più capace, più cinico, più simpatico o più figlio di buona donna. Io se vedessi la città o la regione che amministro mangiata dall'immondizia morirei dalla vergogna, mi scaverei una fossa e mi sotterrerei. Non capisco questa assurdità per cui tutti vogliono il dolce e inebriante potere, ma non vogliono assumersi le amare responsabilità che ne conseguono.
    Sulla camorra ho detto. E' una pessima cosa, il cancro noto a tutti, ma la criminalità organizzata esiste pure in altre regioni d'Italia che non hanno i nostri problemi con la spazzatura.
    Sul paragone con l'allenatore, dirò che pure guidare una squadra di pallone è un mestiere difficile e sommamente stressante. Tutti sono pronti a metterti in croce per qualsiasi cazzata che fai o pensi. Arrigo Sacchi, il più grande allenatore che mi sia capitato di vedere all'opera, qualche anno fa si dimise dal Parma, rinunciando a lauti guadagni, perché lo stress collegato alla sua attività lo uccideva.
    postato da mio capitano il 14/01/2008 15:03

    il paragone calcistico è secondo me poco azzeccato, permettimi di dissentire cap.
    una squadra di calcio è un azienda privata, quando l'allenatore viene esonerato viene mandato a casa ma siccome è stato firmato un contratto il presidente è comunque tenuto a versargli lo stipendio. visto che non ci possiamo permettere di mandare a casa quelli che ci sono (per poi fare cosa? elezioni di nuovo?commissariamento?sostituirli con i vice?)e continuare a versargli lo stipendio andrebbe forse che qualcuno di questi dicesse chiaramente, semplicemente, pacatamente:
    io sindaco non ci posso fare niente, la città è ostaggio di decenni di malaffare e della camorra.
    a quel punto ci si guarda in faccia tutti e se si ha voglia si puo' provare ad entrare in guerra (davvero non come è stato fatto finora)con le varie organizzazioni a delinquere e mafie varie. iniziando a non delegittimare i pochi magistrati (quelli sono davvero eroi non come quello "ti faccio vedere io come muore un italiano), arrestare ed inibire dalle cariche pubbliche imprenditori, politici o semplici cittadini che sono stati condannati per anche semplici collusioni con i mafiosi. Queste cose non dovrebbero essere oggetto di discussione in un blog, in un bar, in una piazza. Non dovremmo nemmeno parlarne perchè non dovrebbero esistere.
    postato da Guiro Karelias il 14/01/2008 13:38

    Un saluto a tutti gli amici e una particolare menzione per Laura, che ci ha descritto come la sua insegnante le leggesse "La pioggia nel pineto" con un profilo basso e antiretorico.
    postato da mio capitano il 14/01/2008 10:59

    Grazie a te per il tuo commento al mio post...
    Se hai bisogno di altre informazioni sulla playlist, chiedi pure :)
    Buona settimana.
    postato da Barbara il 14/01/2008 10:47

    Caffè Capitano e buon inizio!
    postato da arial il 14/01/2008 09:57

    Cosa dirti se non bravissimo, versi satirici di un menestrello del 2000...., ma non vedo soluzione se non per poco tempo, poi sai più di me cosa vi aspetta. Tutto ricomincerà. La storia insegna... "ma che c'insegna" Naturalmente spero di no!!!!!!!

    Solidale con tutti voi partenopei e oltre!!
    postato da redisaturno il 13/01/2008 23:36

    Intanto complimenti per i versi, ispirati!!
    E aspirati!!
    So che ti sei rivelato, ma non mi è stato possibile conoscerti. Chissà che non mi darai una seconda opportunità.
    Piove anche da noi. Presto ospiteremo un vostro carico!
    Sarà possibile risolvere questo gran casino?
    postato da arial il 13/01/2008 21:56

    Gocce di pioggia su di te
    mentre passeggi nell'ora del the
    tra effluvii di diossina e pattumè.
    Gocce di pioggia su di te
    mentre scansi ratti e sacchè.
    Gocce di pioggia su di te
    o bella Partenope'
    che tiri avanti con i tuoi perchè.
    :-)

    Naturalmente spero che a Napoli si sistemi tutto al più presto.
    postato da cleide il 13/01/2008 20:10

    Caro Francesco... ti lascio una piccola chicca della mia memoria. La mia insegnante di italiano del liceo, che ho amato come un'amica più che come un'insegnante, quando ci parlò per la prima volta di D'Annunzio ci disse che non lo amava poi così tanto (era molto sincera da questo punto di vista). Però, quando ci lesse la Pioggia nel pineto, dovevi sentirla... lo fece quasi sottovoce, sembrava davvero pioggia, le tremava quasi la voce. Quando finì, quello che ci disse è: non cercate significati nascosti o allegorie in questi versi. Sono musica, pura musica. Va ascoltata come si ascolta una giornata di piogga.
    Non ci fece parafrasi, non ci spiegò nient'altro (cose che abitualmente faceva). E' stata una delle più belle lezioni della mia vita.

    Immagino cosa direbbe la mia prof della tua poesia. Qua non oserebbe affatto dire "non cercate significati", anzi. Credo che ci avrebbe ricordato l'ironia caustica e l'indignazione di Giovenale. Credo che non l'avrebbe letta sottovoce, ma con quel tono sferzante dei poeti satirici, quelli veri della Roma imperiale, in cui ogni contestazione era vietata, ma la satira no: la satira era intoccabile.

    Che dire? Seguo con attenzione le notizie di questi giorni, perché (dicono, e sicuramente è così) una nave di rifiuti campani raggiungerà la discarica del mio capoluogo, nel territorio della mia città. I politici di cui tu giustamente parli, hanno trascurato un piccolo fatto: quella discarica è già satura, e la mia città è già a rischio inquinamento (è un notissimo polo industriale, ricordi la famosa inchiesta sull'Enichem e il mare al mercurio e i pesci deformati e le malformazioni? ecco, quella città lì).

    Non so che dire. Protesterò anch'io, se necessario.

    Un caro abbraccio, Capitano, Mio Capitano...
    postato da Laura il 13/01/2008 20:06

    In questo periodo ti vedo più ispirato del solito..
    Mio Capitano The Best...
    postato da isy il 13/01/2008 18:22

    Credo che anche D'Annunzio sarebbe d'accordo e applaudirebbe!
    postato da sergio il 13/01/2008 18:05

    Il calcio è un mondo con molti difetti, ma che pure risulta avere una serietà di base che manca in molti campi della vita. Una delle regole del calcio è che quando una squadra di pallone ottiene risultati scadenti chi ne paga il conto è il suo responsabile tecnico, ossia l'allenatore. Non sempre le colpe sono dell'allenatore, o non sempre sono del tutto sue. Spesso l'insuccesso di una squadra è dovuto a fattori esterni e aleatori, che vanno dal sabotaggio di alcuni giocatori a una deficitaria campagna acquisti. Ma la regola è ogni volta questa, sempre e comunque: se il Milan, la Juventus, la Pro Vercelli o, come è successo di recente, la nazionale inglese vanno male l'allenatore va a casa (quello inglese sostituito da Fabio Capello era il criticatissimo McLaren, denominato dai tabloid inglesi "lo scemo con l'ombrello").
    In questi giorni osserviamo all'avvilente spettacolo di una regione allo sfascio, quella campana, a causa dello scempio dell'immondizia sotto gli occhi di tutti. Eppure, dimostrandosi un mondo molto meno serio del bistrattato calcio, la politica non ha ancora mandato a casa gli "allenatori" della Campania, quelli che avevano responsabilità di decidere per Napoli e dintorni. E' una vera vergogna che sia accaduto questo, è anche peggio dell?oscenità delle montagne di mondezza lasciate marcire in strada o dei treni e delle navi mandati in giro per il mondo con la spazzatura napoletana, accompagnati dal sarcasmo planetario. Anche in questo caso, come nel calcio, le colpe potrebbero non essere tutte dei politici inadatti che hanno portato al disastro napoletano. Ma essi, come gli allenatori del pallone, devono andare a casa quando le cose non vanno bene.
    Quali sono i responsabili tecnici e politici della questione mondezza attualmente in carica?
    Si possono individuare almeno tre figure principali:
    Antonio Bassolino, dal 1993 prima sindaco di Napoli e poi governatore campano nonché commissario straordinario per cinque anni con notevolissime capacità di spesa.
    Rosa Russo Jervolino, figlia del senatore e pluriministro Angelo Raffaele, sindaco di Napoli dal 2001.
    Romano Prodi, attuale presidente del Consiglio, presidente del Consiglio in passato e presidente dell?Iri.

    Uno o più di questi tre personaggi dovrebbe tornarsene a casa. E' umiliante che non uno di loro abbia manifestato il minimo proposito di lasciare.
    postato da mio capitano il 13/01/2008 16:03

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