giovedì 29 maggio 2008

Io ti salverò

- C’è la fine del mondo, mi segui? Siamo al day after tomorrow, c’è stato un attacco nucleare, un virus ha sterminato l’umanità, un’invasione di alieni o di mostri di altra natura minaccia il pianeta. È tutto sottosopra, macerie al posto del mondo che conoscevi. La civiltà è un ricordo. Insomma, mancano i Trifidi, ma per il resto c’è tutto. Siamo all’homo homini lupus. Ma non è che si vedano tanti lupus in giro perché i morti nelle strade non si contano.

- Ma sei impazzita, di che diavolo parli? Forse ti è andata di traverso la cena. Andiamo a vederci il programma delle Tate su La Sette, oggi mi pare insegnino ai marmocchi di dieci anni a non sputare in faccia ai genitori quando li imboccano nel seggiolone.

- Lascia perdere le Tate. C’è l’apocalisse. E’ crollato tutto. I palazzi sono distrutti. Elicotteri a forma di avvoltoi meccanici volteggiano nel cielo bombardando mostri terribili o eserciti nemici. Torme di sbandati saccheggiano i supermercati depredando orpelli tecnologici fino agli ipod di ultima generazione. Benvenuto all’inferno. Lo senti il clamore che ti aggredisce da ogni dove? Li senti i boati dei missili da crociera e le grida dei bambini? Ascolta. Questo è il crollo di un grattacielo da far invidia alle Due Torri. Attento, automobili e macerie volano in aria trascinate da una forza spaventosa e aliena, una frazione della quale basterebbe ad annientarti all’istante. Trattieni il respiro, la città è avvolta da densissime nuvole di polvere e dai gas tossici prodotti dai numerosi incendi che accompagnano ogni tuo passo. Ci sei fin qui?

lunedì 26 maggio 2008

Lascio tutto e parto

- Ti viene mai voglia di lasciare tutto e andare?

- Andare dove?

- Via. Come nella canzone di Baglioni. Pianti tutto e te ne vai.

- Dove? Non capisco dove.

- Dio mio, sei un caso disperato! Ti piace vegetare tra cemento, mobbing da ufficio, guerre di monnezza e decadenza metropolitana? Non ti è mai venuta voglia di cambiare vita?

- Be’, sì, una volta al liceo, credo. Volevo partire per qualche isola dei Caraibi, abitare su una barca e vivere con ciò che pescavo o coltivavo.

- Avevi l’orto sulla barca?

- Che c’entra, si dice per dire. Volevo scappare da tutto, ero decisissimo, poi però mi pappai un piattone di linguine aglio, oglio e peperoncino calabrese e mi passò ogni voglia di avventura.

martedì 20 maggio 2008

Le donne nude delle blogger

Questa nella figura è una donna nuda. Le donne nude possono svolgere parecchie funzioni scientificamente interessanti, ma che esulano dalla materia di questo post. Noi ci interesseremo solo di donne nude da blog, cioè di quelle particolari immagini di figliole discinte usate per illustrare articoli di diari virtuali. Scopriremo che in questo campo le sorprese non sono poche.

E' noto che le femmine ignude sono molto efficaci per catturare l'attenzione altrui. Si veda l'uso fattone in pubblicità, dove ad esempio le tette su un gigantesco cartellone pubblicitario, denominate poeticamente Vesuvio ed Etna, reclamizzano una compagnia di navigazione specializzata in viaggi fulminei da una mammella all'altra, cioè da un vulcano all'altro. Ma torniamo alle sorprese. Si penserebbe che le donne nude sul blog siano utilizzate soprattutto da maschi libidinosi non troppo raffinati, dediti alla guida di camion con rimorchio o alle ubriacature nelle bettole da angiporto. Non è così. Le figlie di Eva scollacciate sono pubblicate sia da blogger maschi che femmine. Anzi le mie osservazioni indicano che la maggioranza di nudi femminili del blog - talvolta in atteggiamenti che più hard non si può - è diffusa da gentili donzelle con tendenza alla meditazione sentimentale. Questo tipo di immagini ha alcune caratteristiche peculiari di cui parleremo in coda al post.

mercoledì 14 maggio 2008

I vip siamo noi

Facciamo un esperimento. Ipotizziamo di incontrare per strada una persona famosa e magari ricca o influente, diciamo Fiorello, Simona Ventura, Adriano Celentano o se si vuole Flavio Briatore. Non siamo necessariamente fan di questa gente, ma solo l'avvistare uno di questi personaggi fa scattare un circuito nascosto nel nostro cervello. Miseria ladra, ci fa pensare quel circuito mentale attivato, sono qui a un palmo da un vip, io lo guardo, lui mi guarda, se avessi un pizzico di coraggio potrei persino toccarlo. E non è finita qui. Dato che facciamo volare la fantasia, che ci costa immaginare che Fiorello, la Ventura o Celentano si accorgano di noi e ci invitino al loro tavolo in ristorante dove ci trattano come fratelli, ridono alle nostre battute, ci fanno un sacco di complimenti? A quel punto penseremmo senza dubbio: Dio mio, sto chiacchierando con una celebrità come se fossi al suo stesso livello, come se fossi un suo pari! Non ci crederà nessuno quando lo racconterò in giro.

venerdì 9 maggio 2008

Come sconfissi la dragolavatrice

Io e la mia lavatrice ballerina ci guardavamo come Wild Bill Hicock e Jesse James per le strade di Abilene accarezzando le nostre sputafuoco. Sapevamo che un giorno sarebbe venuta la resa dei conti e che quel giorno solo uno di noi avrebbe ballato e zompato nella mia cucina. Tuttavia ci temevamo, io e la mia dragolavatrice. Il giorno in cui ci saremmo sfidati sarebbe stato un giorno di lacrime e sangue, di bestemmie e dolori. Ieri è giunto il giorno della verità. E' stato uno scontro senza esclusione di colpi, che ho affrontato con eroismo indefesso. Io e la macchina assassina abbiamo tentato di ucciderci a vicenda. Ma poi uno solo è sopravvissuto ed è qui per raccontarvi quell'impresa epica. Solo il Capitano è scampato all'OK Corral tenutosi a casa sua, sia pure a prezzo di durissime batoste, tali a da fargli temere a un tratto che la dragolavatrice sputatuoni avrebbe prevalso.

Ho una lavatrice che balla per la cucina. Non è un caso raro, molte lavatrici fanno le bizze quando arriva la centrifuga. La mia ballava così forte che col tempo ha sfondato le mattonelle. Il peggio era però il rumore impossibile, il ruggito mostruoso sprigionato quando iniziava la centrifuga.

mercoledì 7 maggio 2008

Tu sei il tuo portafoglio

Dico grazie al viceministro Visco per la pubblicazione on line dei redditi dei contribuenti italiani. Non avrei mai pensato di ringraziare Visco o il governo uscente per qualcosa, ma mi accorgo che mi sbagliavo. A dire il vero non mi interessano molto i redditi dichiarati al fisco nel 2005. Non c'è niente che non mi aspettassi in quei dati. Un mucchio di gente sciocca e inutile dichiara caterve di soldi all'erario, probabilmente guadagnandone ancora di più (alcuni dei riccastri ovviamente hanno pure capacità e abilità non disprezzabili). Ciò che invece mi ha colpito è la CHIAREZZA fatta dall'azione dell'in questo caso benemerito ministro. La pubblicazione dei redditi ha tracciato una linea sottile, ma solidissima, per capire l'anima politica della gente. In condizioni normali è difficile vedere quell'anima politico-sociale. La società è fatta di un mucchio di fumose parole, chiacchiere e chiacchiere a favore del prossimo e contro l'avidità umana. Ci sono fior di riccastri, con ville, macchinoni a gogò, rampolli allevati nella bambagia che a sentirli parlare sembrano gli esseri più progressisti del mondo e anzi ti fanno vergognare di come sei oscurantista. Giurano di essere di essere ottimisti e di sinistra, come una nota puttana di una canzone di Lucio Dalla, si stracciano le vesti a causa del consumismo avvelenatore del pianeta, piangono, almeno a parole, per l' Africa, il Terzo Mondo, i precari, il fascismo di Bush, le basi americane, le multinazionali... e poi si scopre che hanno un conto in banca lungo così e che se solo ti azzardi a guardarlo storto sono capaci di sbranarti.

lunedì 5 maggio 2008

Donne in guerra

Sono in un supermercato di elettronica e guardo i lettori mp3 soffermandomi sulla fascia compatibile con le mie tasche, cioè la supereconomica. Ecco che passa accanto a me una bellezza napoletana abbigliata in un modo abbastanza liberale da farmi scordare all'istante del formato mp3 e di ogni congegno elettronico atto a riprodurlo. La figliola partenopea ha una scollatura così vasta da farti chiedere se abbia scordato di allacciarsi qualche mezza dozzina di bottoni. Si avvicina alla vetrina che sto sbirciando e, per un fenomeno fisico ancora di oscura comprensione, accade che le sue mongolfiere pettorali, esposte agli agenti atmosferici per l'ottanta per cento della loro cospicua estensione, si trasferiscano nel mio campo visivo occupandolo quasi per intero. Le rotondità donnesche, ficcate sotto il naso del qui presente narratore, provocano in lui agitazione e disagio, nonché un repentino aumento del suo metabolismo basale non giustificato da nessun evento climatico.

Cerco di spostarmi prudentemente verso il reparto con i telefonini, anche se detesto i cellulari e quello che ho funziona ancora alla grande. Ma la donzella mi tallona con la maxiscollatura e soprattutto con i polposi meloni frontali, che hanno la caratteristica di infilarsi nei tuoi globi oculari anche se guardi il punto cardinale opposto a quello in cui sono situati. Il décolleté mi pare davvero eccessivo anche adottando metri di valutazione superpermissivi.

venerdì 2 maggio 2008

La stagione dell'amore

- Tra l'amore e la politica?

- L'amore.

-Tra l'amore e una pizza doc fatta da "Enzuccio a bbomba", pregiata pizzeria fornitrice dei Borboni fin dal 1823?

- L'amore.

- Tra l'amore e una valutazione di sei decimi del PageRank del tuo blog fatta da Google?

- L'amore.

- Tra l'amore e il sorriso gioioso di un bambino che tende la manina trallallero trallallà?

- L'amore.

- Tra l'amore e una crociera sullo "Spirit of sex without the city", con il personale di bordo meglio della Bellucci o di Raul Bova?

- L'amore.

- Tra l'amore e una corsa per i campi verdi della pubblicità del Mulino Bianco?