venerdì 29 maggio 2009

Chi vuol viver nei Sessanta?



- Di' un po', ti piacerebbe vivere negli anni Sessanta?

- Uhm, vorresti dire in un mondo in cui Andreotti e Mike Bongiorno sono giovani?

- Guarda che quei due non sono mai stati giovani.

- Parli di andare a vivere in un posto senza cellulari, playstation, ipod, iPhone, navigatori satellitari, blog, programmi di condivisione alla eMule, televisori lcd full hd, divx free, blu-ray disc, viaggi last minute e sesso virtuale libero?

- Aspetta un attimo…

- … senza personal computer, programmi satellitari, decoder per il digitale terrestre, mp3, sistemi home theater wireless con supersubwoofer, adsl due, skype, windows extreme edition, bluetooth e hdmi?

- Be', direi proprio che…

- … mi chiedi se dovrei lasciare tutto questo per ficcarmi in un mondo dove domina il delitto d'onore, non puoi divorziare, sei costretto a emigrare con tutta la famiglia da Paternò Sicilia a Torino dove nel migliore dei casi ti chiamano terrone e ti trattano da negro, in un mondo dove domina la Democrazia Cristiana, fa scandalo mezza coscia nuda di una gemella Kessler in televisione, dove i programmi più interessanti del piccolo schermo si chiamano "Trasmissioni sperimentali per i sordi" e "A come Agricoltura" e dove tutti si ricordano ancora della gran fame che hanno avuto nella guerra e che in molti casi hanno ancora?

lunedì 25 maggio 2009

Web revolution

Che cosa sono le rivoluzioni e che effetti producono? Ci sono molti modi di rispondere a questo interrogativo. Probabilmente il più tangibile effetto delle rivoluzioni è di ridurre le distanze non tanto sociali, ma fisiche, geografiche addirittura, tra le persone. Intendo proprio parlare degli spazi fisici in cui si situano gli uomini. Cioè una persona che prima era allocata in posti remoti, dopo una rivoluzione diventa più prossima, la puoi pure incontrare per strada e rivolgerle la parola. Se la rivoluzione è abbastanza efficace e riuscita, la persona prima inaccessibile e che ora incontri per strada risponderà persino al tuo saluto con un gran sorriso democratico stampato sul viso. Pensiamo infatti alla rivoluzione francese. Prima della presa della Bastiglia i nobili erano una razza a sé, frequentavano solo loro pari, non avevano contatti con individui di bassa estrazione sociale, non gli parlavano, non li incontravano, erano proprio geograficamente distanti. In certi casi i signori prerivoluzionari per tutta la vita non mettevano piede nei piani bassi della servitù, situati nel proprio stesso palazzo, a pochissimi metri in linea d'aria. Poi però accade qualcosa, una rivoluzione appunto. Ed ecco che vedi passeggiare i nobili per strada, li incontri nei posti in cui vivi e in cui loro non si avventuravano mai, gli parli e loro ti rispondono.

martedì 19 maggio 2009

Innamoramento e amore sul blog

Che differenza passa tra un innamorato e un blogger? A prima vista sembrerebbe che queste due figure umane siano quanto di più diverso possibile, ma forse ci sbagliamo. Forse pure un blogger, spesso, attraversa le fasi tipiche dell'amore, anche se quel suo potente sentimento è suscitato non da una persona, ma da un mondo affascinante e rutilante, nel quale si trova immerso quasi sempre per caso. Gli studiosi dividono l'amore in diverse fasi, ora due, ora quattro o più. Noi ci soffermeremo su quelle del titolo di un noto libro: l'innamoramento (l'attrazione e ciò che ne consegue) e l'amore.

Fase uno: l'attrazione ovvero la sindrome dell'Eroico Reporter. Un giorno qualcuno ti parla del blog. Qualcuno che ha a passato un'esperienza traumatica di recente, gli è morta la madre dopo una lunga e dolorosa malattia o la moglie si è involata con un fiscalista. Il blog, ti racconta questa persona, gli è servito per superare il trauma. Non hai guai del genere, ma sei incuriosito e ti procuri il tuo blog con una piccola iscrizione su internet. Sembra più facile del previsto. Scrivi qualche riga, la revisioni perché non vuoi sfigurare al tuo esordio tra gli amici di Beppe Grillo e quindi premi il tasto della pubblicazione. Miracolo, l'operazione è andata a buon fine. Hai fatto sentire la tua voce negli esotici lidi di internet. Sei un blogger, un opinionista, un personaggio affascinante, sei più o meno il fratello di Flash Gordon o dell'Agente segreto X-9, sei il più intraprendente pirata della Malesia. Per un attimo sperimenti un potere assoluto e ti pare di poter modificare il destino del mondo con il tuo pensiero e i tuoi scritti. In quel breve e indimenticabile attimo non sai quale differenza esista, né se ne esista una, tra te e principi del giornalismo mondiale.

giovedì 14 maggio 2009

Essere o non essere, spogliarsi forse



Aggiornamento sull'avere o essere e cioè sul sembrare o essere. Ho letto sul sito del Corriere della Sera che tre fanciulle d'Oltralpe si sono spogliate nude e hanno passeggiato come Dio le ha fatte per le strade parigine. Le intraprendenti figliole in questo modo pubblicizzavano un loro brano che pare affronti temi filosofici tipici della critica della ragion pura intitolato "Baby baby baby" (cioè tre volte baby). Le tre figliole senza veli sono state contattate non tramite l'agenzia di collocamento di Tinto Brass come erroneamente anticipato da alcuni organi di informazione, ma con l'ausilio di Facebook. La clip delle passeggiatrici nude è stata ovviamente tradotta su internet, registrando in 24 ore oltre 400 mila click. Si pensa che "Baby baby baby" (è sempre tre volte baby) assurgerà presto ai vertici della classifica dei singoli più venduti, specie se le tre bambine ignude continueranno a passeggiare per le capitali europee. Alcuni filosofi di Oxford hanno dichiarato che ben vengano i nudi se servono a diffondere presso le masse il pensiero kantiano.

sabato 9 maggio 2009

Donna Summer e la letteratura dell’apparire



Questa la voglio sentire. Voglio proprio sapere che cavolo c'entra Donna Summer con la letteratura.

- Sssss, fammi parlare. Negli anni Settanta nacque una leggenda metropolitana, riguardava una cantante di discomusic, credo proprio Donna Summer.

- Devo aver sentito pure io qualcosa del genere. Si diceva che la donna fascinosa ritratta sulle copertine dei dischi di Donna Summer fosse una modella che non aveva niente a che fare con la cantante e che anzi ragliava le sette note peggio di una campana stonata.

- Dici benissimo. Era un'operazione di marketing, un gioco di squadra: la vera cantante, bravissima, ma probabilmente grassa e racchia, interpretava i brani, mentre la modella faceva volare la fantasia dei fan con la sua silhouette sensuale.

- Però era solo una voce infondata, forse messa in giro dagli stessi discografici della popstar: Donna Summer era davvero sensuale. Te la ricordi quando faceva quei provocanti Aaahhhh e Ooohhh, roba da farti bollire il sangue nelle vene.

martedì 5 maggio 2009

Post e commenti Tuttoincluso: Veronica e Silvio


La signora Veronica Lario ha chiesto il divorzio da Silvio Berlusconi dopo che a Napoli suo marito è intervenuto alla festa di una diciottenne in cui… leggi tutto il post.

Commenti (64) Link a questo post.

Lolita partenopea ha detto… Papi, mi siedo io sulle tue ginocchia, ma poi me lo regali il diamantino? Dai, papi, faccio la brava, ma non ti scordare il diamantino, papi papi papi. Anche altre mie amichette si siederebbero sulle tue ginocchia, papi, se regali un piccolo diamantino pure a loro, papi. Ciauuuuu.

Wittgenstrunz ha detto… Ma le avete viste le foto di Silvio alla festa della diciottenne? Secondo voi sono vere o fotomontaggi? Sono indignato. L'unica opposizione nel paese ormai è quella di Veronica, bisognerebbe dirlo a Franceschini. :-)

Achab a Battipaglia ha detto… Per Wittgenstrunz, se ti devi indignare, fallo per quel cesso di blog che ti ritrovi. Tanto lo sappiamo tutti che la gente lo clicca perché pensa sia di tuo padre.