venerdì 29 aprile 2011

Rap del Sì Reale

William, pacioccone, sciacquettone, ladro di uniformi, Kate, squalessa, falchessa, ragazza pon pon, ragazza arrivon, Crudelia De Mon, abito dello sposo, soldatini di piombo, figurine Panini, romano de Roma vestito da centurione, abito della sposa, latte scremato UHF scadenza 23 maggio, bomboniere di Quattro matrimoni e un funerale, il padre della sposa, camionista uscito dal barbiere, camionista che legge Stephen King, camionista col vestito della domenica, camionista che filosofeggia alla De Crescenzo, la madre della sposa, Cazzo, ce l’abbiamo fatta a fotterli tutti!, Pippa sorella della sposa, figlia palestrata del camionista con la cerniera che parte dal buco del culo, Harry fratello di William, babbuino vestito, orango vestito, fratello di Cita vestito, quadrumane vestito, australopiteco vestito, trainspotting a Buckingham Palace, la regina Elisabetta, bisnonna moscia di Mary Poppins senza la scopa che vola, il principe consorte Filippo, la caduta dell’impero austro-ungarico, la caduta degli Dei, perfino la caduta di Fort Apache, il principe Carlo, morto di sonno, gatto Silvestro, Uomo Invisibile, Sdenim, l’uomo che deve chiedere sempre,

martedì 19 aprile 2011

Libro elettronico contro libro di carta

In questi giorni ho sentito parlare molto di un libro elettronico detto Kindle, giunto alla terza versione. E’ venduto da Amazon e in giro (sul web) spesso ne dicono un gran bene. E’ un lettore di libri che può ospitare fino a 3000 titoli, non ha lo schermo retroilluminato come il monitor, ma si basa su un sistema detto “inchiostro elettronico”, che non so bene cosa significhi, ma pare che non affatichi la vista come il monitor classico.

venerdì 8 aprile 2011

Dellapioggia dellamore

Riassunto della puntata precedente. Acqua a secchiate dal cielo. Acqua, acqua e acqua scroscia in un vicolo con i muri di mattoni e luci pantanose a forma di fuoco fatuo. Ruuuuuusccccc, fa la pioggia cadendo sui manifesti sbiaditi appesi ai muri, frrrrrrrrr fa la pioggia picchiettando sul lastricato stradale, e quando le pare giusto fa pure titip-titippppp o fsss-ing fsss-ing. Al centro del vicolo, un ragazzo con la faccia da bassista rock che non sfonderà mai perché troppo bravo guaglione guarda una ragazza con gli occhi che sembrano verdi a causa dell’assurdo mondo incantato in cui si trova. I due non si conoscono: ruuuuu-uusccccc, frrrrrrr-ti-titin, pa-pling.

venerdì 1 aprile 2011

E te ne vai, Maria, tra l’altra gente

E mio fratello viene con me. Mentre cammino per strada, un ragazzino esce da un cancello. Deve avere un dodici anni, piange, cioè più che piangere si lamenta, dice: “Nun ce rumpite ‘o cazzo”. E’ un ragazzino del popolo, lo si capisce da come parla o gesticola. Però non del tipo scugnizzo figlio di buona donna, pare una vittima. Si capisce che qualcuno gli ha fatto del male, probabilmente a parole, e si capisce che lui non ha saputo o potuto difendersi. Il ragazzo soffre, per un attimo vedo il suo dolore e lo sento vicino a me.