lunedì 25 giugno 2012

Viva L’Italia che non ha paura

Buffon para un rigore all'inghilterra1Vedere l’Italia che attacca in continuazione, padrona del campo, dispensatrice di passaggi e tiri in porta. Vedere l’Italia che bivacca nell’aria di rigore avversaria. Vedere gli altri arroccati in difesa, che hanno paura di noi. Vedere l’Italia che ha coraggio, che non fa calcoli meschini, che guardia gli avversari negli occhi a testa alta, che fa svariare la palla sulle fasce a suo piacimento come un direttore d’orchestra. E vedere l’Italia tirare i calci di rigore alla fine della partita, e ricordarti della canzone di De Gregori, di “Nino non aver paura di tirare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”, e pensare che De Gregori aveva torto: è proprio da questi particolari che si giudica un giocatore, è proprio dal coraggio con cui tiri un calcio di rigore alla fine della partita che si giudica di che stoffa sei fatto, di che materia è fatto il tuo cuore.

martedì 19 giugno 2012

Intervistato da Peter Pan

- Ciao, sei davvero Peter Pan? Posso toccarti le orecchie a punta?

- Certo, tocca pure sono vere, e sono anche più appuntite di quelle del signor Spock.

- Per favore non metterti a svolazzare fuori dalla finestra. Ti ringrazio per avere accettato di vedermi, per me è un onore. Dunque io e i miei lettori vorremmo sapere che cosa ti ha portato a essere quello che sei.

- Non risponderò a nessuna noiosa intervista, però forse ne farò una a te.

- Che dici, Peter? Io non sono nessuno mentre tu sei un icona della…

- Ssssss. Allora comincio con le domande. Qual è il segreto della vita? Che cosa rende la vita degna di essere vissuta?

giovedì 7 giugno 2012

E’ morto Ray Bradbury

Ogni tanto leggi sul televideo o sui giornali la morte di qualcuno e ti sembra di morire un po’ anche tu. Ieri leggo che se ne è andato Ray Bradbury, maestro della fantascienza eroica degli anni Cinquanta, cioè di un periodo letterario unico che non tornerà più come non torneranno più i western di John Ford. Oggi la fantascienza letteraria agonizza in rari romanzi cervellotici, freddi, noiosi, lontanissimi dalle storie di alieni e imperi galattici dei tempi d’oro, e sopravvive soltanto al cinema.

Di Bradbury mi hanno impressionato tre cose nell’ordine crescente in cui le cito. La prima è il suo romanzo più noto Fahrenheit 451, in cui immagina un mondo dove leggere un libro è reato. Infatti i libri si bruciano per non contaminare i cittadini con il loro messaggio. E’ una storia di cosiddetta antiutopia come 1984 di Orwell e Il mondo nuovo di Huxley, ma Bradbury a differenza di questi scrittori lascia il finale aperto alla speranza. Dopo aver letto questo romanzo, ogni volta che apri un libro ti pare quasi di fare un azione rivoluzionaria e sovversiva, e in effetti forse è proprio quello che stai facendo.