domenica 19 agosto 2012

Colonna sonora di una vita

trombettistaDaniele Silvestri, “Aria”. Dove si ascolta: “Dopo trent'anni carcerato all'Asinara / che vuoi che siano poche ore in una bara. /Ché in una bara in fondo non si sta poi male / basta conoscersi e sapersi accontentare.”

The Ronettes “Be my baby”. Dove si ascolta: “So won't you, please, BE MY BE MY BABY / be my little baby MY ONE AND ONLY BABY / Say you'll be my darlin', BE MY BE MY BABY / be my baby now. MY ONE AND ONLY BABY  / Wha-oh-oh-oh.”

Paolo Pietrangeli, “Contessa”. “Voi gente per bene che pace cercate / la pace per far quello che voi volete / ma se questo è il prezzo vogliamo la guerra / vogliamo vedervi finir sotto terra”.

giovedì 9 agosto 2012

Legalizziamo il doping

Usain-Bolt-advances-to-Olympic-100-semis-NA20H88S-x-largeIl doping di Schwazer. La notizia di ieri era la conferenza stampa del marciatore italiano dopato, Alex Schwazer. Schwazer è stato trovato positivo all’Epo, sostanza proibita che già aveva sancito la fine della carriera di Pantani e forse della sua vita. Il marciatore ha pianto a dirotto nella sua esternazione pubblica e ai giornalisti ovviamente non pareva vero inzuppare il pane in quelle lacrime dandosi arie di onesti fustigatori del malcostume altrui (naturalmente i giornalisti televisivi presenti, targati Rai o Mediaset, hanno avuto una lieve amnesia sulle raccomandazioni, i sotterfugi e gli intrallazzi con cui sono stati assunti al lavoro, senza esclusione alcuna). Vedendo le lacrime di Schwazer e l’indegna gogna mediatica cui è stato sottoposto (il marciatore ha sbagliato e deve pagare, ma che c’entra la gogna?) mi sono detto che se fosse stato presente alla conferenza stampa un signore non comune vissuto duemila anni fa forse avrebbe commentato: “Chi è senza doping scagli la prima pietra”.