venerdì 27 gennaio 2012

La vastità di Melancholia

MelancholiaUn paio di giorni fa ho visto un film che mi ha lasciato senza fiato. Mi sarà capitato pochissime volte e ora non ne ricordo nemmeno una. Era seduto sul divano con le luci spente e correvano i titoli di coda del film e io me ne stavo a guardare lo schermo nero come un pugile al tappeto che osserva l’arbitro che alza il braccio all’avversario che lo ha steso. Mi sentivo veramente a disagio e per un po’ ho pensato che avessi mangiato troppo e male, il che di notte non manca di agitarmi. Poi ho capito che era stato il film a inchiodarmi sul divano con quella sensazione di vuoto dentro. Ho cercato di capire meglio il mio stato d’animo. A che cosa assomigliava? Ci ho pensato a lungo e alla fine ho capito: mi sentivo leggero come quando hai evitato per un pelo di farti mettere sotto da un camion mentre attraversavi la strada. Mi sono messo a ridere, ma ero proprio così che mi sentivo. Con difficoltà mi sono alzato dal divano e ho spento la televisione. Ho deciso di restare un po’ in piedi perché in quel momento di certo non avrei preso sonno.

martedì 17 gennaio 2012

Mi spaventa lo Schettino che è in noi

t-shirt1- Ed eccoci qui a parlare di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia. Mi pare che la sola concordia ottenuta sia quella di crocifiggerlo alla sua totale incapacità.

- Se  vuoi il mio parere si esagera. Tutti hanno trovato il perfetto capro espiatorio. Gli armatori per dire che le loro navi e i loro equipaggi sono eccellenti tranne una sola, sfortunata mela marcia, la magistratura per trovare il colpevole a tempo di record, i passeggeri per potersi lamentare in diretta sui telegiornali con l’aria eroica dei sopravvissuti al Titanic, anche se non risulta abbiano fatto niente di eroico se non tracannare alcolici e sculettare la Macarena in crociera, i giornali e le televisioni italiane per sparare sull’esponente dell’Italietta che non va, i giornali stranieri per dire avete visto che succede  a mettere un mangiaspaghetti a capo di qualcosa, i leghisti per dire la stessa cosa sostituendo la parola terrone a mangiaspaghetti, il governo Monti per distogliere l’attenzione dallo spauracchio spread e dalla tripla B delle agenzie di rating, i produttori cinematografici per trovarsi un cattivo da film già bello e fatto che ha il solo difetto di sembrare troppo imbecille per risultare vero.

- Si esagera? Non credo, ti faccio un breve riepilogo della Schettineide.

domenica 8 gennaio 2012

Le poppe di Poppy e la principessa Deché

Le poppe di Poppy. C’è una signora in Inghilterra, Sarah Burge, che a Natale ha regalato un buono di 7 mila sterline alla figlia di 7 anni (che lo si creda o no si chiama Poppy) per rifarsi il seno quando di anni ne avrà 16: in poche parole vuole rifare le poppe a Poppy. La famigerata Sarah si è fatta oltre 100 operazioni di chirurgia estetica, con una spesa vicina al milione di euro, per assomigliare il più possibile alla bambola Barbie e pare che ci sia riuscita. Pare inoltre che voglia ottenere lo stesso risultato con la figlia Poppy e che la figlia sia lietissima di compiacerla. Cioè oltre a pompare le poppe a Poppy le impippa di rimpolparle il popò e magari anche la pupù.

domenica 1 gennaio 2012

Dedicato

Al barbone di Bolzano morto da solo la notte di Natale mentre tentava di riscaldarsi, dopo che aveva rinunciato a un’eredità di 250 mila euro, case e terreni, alla coppia proletaria che controlla ansiosa i prezzi nel supermercato discount di san Giovanni a Teduccio, con l’ansia di tradire la propria ansia, dedicato alla servitù al completo del magnifico sceneggiato “Downton Abbey”, dal maggiordomo imbalsamato alla sguattera sciocchina che preferisce il cameriere canaglia al timido valletto che trema guardandola, e sì, pure a quelle carogne dei nobili del piano di sopra che suonavano i campanelli un secolo fa e non hanno mai smesso di farlo.