domenica 16 giugno 2013

Il funerale dei libri di carta

skiff_readerI libri di carta sono condannati a sparire in un futuro nemmeno tanto lontano, facendo fare alle case editrici la stessa fine delle case discografiche. È incredibile che un mucchio di gente, anche del campo, finga di non saperlo, o preferisca non vedere. Ciò che è successo con gli mp3 lo sanno tutti. Si sono fatte cause miliardarie, si sono attivate forze economiche e giudiziarie, agenzie segrete. Il potere ha mobilitato tutta la sua forza. E ha fatto un buco nell’acqua. È accaduto che un pianeta voleva scaricare gli mp3 e ne aveva i mezzi, e nessuno può opporsi a un pianeta. Per i libri (e i giornali) sarà la stessa cosa.

Già attualmente sono scaricabili in Rete gratuitamente decine di migliaia di titoli, tra cui i maggiori bestseller. È un’azione virtualmente non lecita, ma come per gli mp3 e situazioni simili, è impossibile fermare il moto di un astro. Gli ebook si leggono su lettori appositi che costano poco. La lettura avviene con uno speciale sistema detto inchiostro elettronico, che a differenza di monitor per pc, tablet e schermi di telefonino non affatica la vista con la parola scritta. Il lettore ebook è più leggero di un libro e già ora può contenere oltre duemila titoli. Tra non molto gli schermi dei tablet, che sostituiranno in tutto o in parte i pc, saranno dotati di schermi con due sistemi, quello a luminosità tradizionale di monitor e display attuali, buono per gli usi normali, e quello a inchiostro elettronico per leggere gli ebook.

Per un po’ i vecchi libri di carta potranno sopravvivere presso i nostalgici del buon vecchio mondo antico con la storiella che niente potrà mai sostituire l’odore della carta dei libri o il fruscio delle pagine che scorrono. Però mi viene in mente che anche un personaggio evoluto come Isaac Asimov ha opposto una strenua resistenza all’introduzione dei word processor sui computer, continuando a usare la sua vecchia e fidata macchina da scrivere. Ma dove sono finite, ora, le macchine da scrivere? Forse nello stesso posto in cui finiranno tra poco i libri di carta.

In realtà l’avvento dell’editoria elettronica porterà a un abbattimento epocale dei prezzi dei libri. La gente si sta abituando a trovare gratis praticamente qualsiasi titolo in Rete. E nessuno presto vorrà spendere i venti euro, e nemmeno una frazione di tale cifra, per procurarsi una cosa che puoi ottenere con pochi clic del mouse o poche ditate da touch screen. E’ come se in una città ci fossero supermercati in cui riempi il carrello e non paghi e altri sinistri negozi che pretendono moneta contante in cambio di barattoli di Nutella o forme di Parmigiano.

In America la concorrenza dell’editoria elettronica ai libri tradizionali è già una realtà. Leggevo che Stephen King ha proibito la pubblicazione del suo ultimo romanzo in formato ebook, ovviamente non perché abbia bisogno di soldi, ma per aiutare le librerie. Ma nemmeno mille Stephen King potrebbero impedire l’inevitabile. Presto un certo gangster potrà ribaltare la famosa frase con cui Humphrey Bogart lo tacitava a fine film: “La stampa è morta, bellezza, e tu non ci puoi fare niente”.

8 commenti:

  1. Giusta analisi la tua e nemmeno tanto campata per aria,ma la tecnologia si sta divorando davvero tutto,dai cari vecchi scricchilanti lp sostituiti dai più limpidi mp3,dalle piazze di città dove potevi fare amicizie, ai social dove invece ora puoi addirittura incontrare il mondo e avere migliaia di "amici"! Figurati se i vecchi cari libri non verranno risucchiati dai tablet o qualsiasi altro marchingegno...di fronte a ogni morte rimaniamo impotenti e anche in questo caso potremo essere solo spettatori!
    Bella la tua citazione finale,ciao!

    RispondiElimina
  2. E' un argomento sul quale sono molto incerto, ricordo quando si diceva che la TV sarebbe stata la morte del cinema. In parte è avvenuto, e in parte la TV ha anche aiutato il cinema anche se moltissime sale hanno chiuso. Non vi è dubbio che Francesco ha perfettamente ragione nel sostenere che molte case editrici o troveranno nuove strategie o ci lasceranno le penne. E' anche vero che a me, come a molti, del profumo della carta stampata o del fruscio delle pagine non me ne può fregare di meno. Se compro un libro è per leggere qualcosa di interessante e non per annusarlo. Il libro cartaceo ha però ancora un paio di vantaggi: il primo è la facilità con cui puoi tornare indietro e rileggere o approfondire qualcosa che ti era sfuggito, ma credo che la tecnica potrà facilmente risolvere questo inconveniente; il secondo è più serio, un libro lo conservi e lo ritrovi anche dopo vent'anni, magari un po' ingiallito ma lo ritrovi, Il supporto elettronico può invece deteriorarsi e anche con una certa facilità, e in questo caso non avrai perso soltanto un libro ma probabilmente un'intera biblioteca. E' vero che già adesso c'è il "cloud" nella quale puoi conservare molte cose, però diventa tutto un poco più complicato. Vedremo.

    RispondiElimina
  3. Elle, la frase finale del post mi colpì molto quando la sentii pronunciare da Humphrey Bogart su un vecchio televisore in bianco e nero. Non pensavo che sarebbe venuto il giorno in cui qualcuno avrebbe potuto ribaltarla, anche se la parola scritta e il giornalismo continueranno a esistere sotto altre forme. Musica, film, libri, amicizie, tempo libero, politica (Grillo e il web): il mondo è cambiato tantissimo con internet, è incredibile che le persone pensino che questi cambiamenti riguardino solo aspetti folcloristici come mettere qualche foto sul facebook.

    RispondiElimina
  4. Sergio, credo che il tuo paragone con la televisione non regga. In televisione si trasmettono film, ma pure un'altra vasta gamma di trasmissioni. Inoltre lo schermo è diverso, meno spettacolare, anche se con gli ultimi televisori lcd il divario con il cinema si è quasi azzerato. La televisione, pur essendo uno strumento diverso, ha comunque inferto una coltellata non da poco al cinema. Il cinema negli anni Cinquanta e prima ancora era pura magia, con le sale piene di aspiranti sognatori: cos'è adesso? Qualcuno ricorda che straordinario fenomeno mediatico fu, alla fine degli anni Trenta, la scelta dell'attrice che avrebbe interpretato Rossella O'Hara in "Via col vento"? Si farebbe niente di minimamente paragonabile ora?
    Sul conservare i libri, Sergio, oltre al fatto che li puoi trasferire su qualsiasi chiavetta o supporto di memorizzazione, anche su un telefonino, il problema non si pone. E' tutto archiviato sul web; in futuro, se perdi qualcosa, potrai scaricare tutto con più facilità di come ora scarichi film divx.

    RispondiElimina
  5. Uhmmmm Non mi piacciono i cambiamenti, soprattutto quelli così radicali, mi sembra di non riuscire a star dietro a tutto, o forse non voglio ! La mia amica lavora in una biblioteca....scomparirà anche lei?

    RispondiElimina
  6. La risposta è sì, la tua amica scomparirà. Cioè non proprio lei, dato che per i cambiamenti ci vorrà qualche anno, ma le sue eredi. In ogni caso se la tua amica ha un posto pubblico non lo perderà, alla peggio la metteranno a fare qualche altra cosa.

    RispondiElimina
  7. "Le pagine del suo Orazio consunto dal tempo non le sentì mai fredde al tatto, neanche quando le sue dita erano fredde; erano pagine umane e cinquant'anni prima erano state sfogliate dalle dita umane di John Duncan Inverarity e da quelle di suo fratello, William Malcolm Inverarity."

    James Joyce scrive queste parole a proposito della versione latina delle Metamorfosi di Ovidio che Stephen Dedalus, il protagonista di "Ritratto dell'Artista da giovane", sta studiando.
    Nulla di più vero per descrivere la bellezza, l'individualità e l'umanità di un libro e delle sue pagine che nessun mezzo tecnologico potranno mai sostituire.
    Quindi no grazie;)

    RispondiElimina
  8. Della serie: niente potrà sostituire l'odore e la fisicità della carta. Io però scommetterei contro questa ipotesi.

    RispondiElimina